Oltre a sviluppare la prima auto a guida semi-autonoma, la Tesla, e aver investito nell’esplorazione spaziale, l’imprenditore sudafricano Elon Musk ha avviato una nuova società. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il suo ultimo progetto si chiama Neuralink e il suo obiettivo sarebbe quello di sviluppare tecnologia che possa garantire connessioni dirette tra cervello umano e computer. Stando alla fonte, Musk avrebbe un ruolo attivo nella startup con sede in California, che mira a creare computer cranici utili al trattamento di malattie quali il Parkinson o la depressione.
Durante una conferenza dell’estate scorsa, Musk aveva dichiarato che secondo lui gli esseri umani hanno bisogno di un’intelligenza artificiale che li supporti al fine di rimanere al passo con i computer. Neuralink è registrata in California come società di ricerca medica e avrebbe già assunto numerosi accademici di alto profilo nel campo delle neuroscienze. Musk disse tempo fa a Vanity Fair che la tecnologia per una “parziale interfaccia cerebrale” sarebbe soltanto a “quattro o cinque anni di distanza”; a ogni modo la strada per collegare il nostro cervello a un’intelligenza artificiale è ancora lontana.
Cose del genere si sono finora viste soltanto nei libri o nei film di fantascienza, da Ghost In The Shell, in cui i cervelli cyborg sono connessi alla rete e hackerabili, a eXsistenZ di David Cronenberg, dove interfacce organiche sintetiche vengono usate per il collegamento a un videogame.