Elon Musk mostra in funzione Neuralink: sarà come un Fitbit collegato direttamente al vostro cervello

elon musk neuralink demo

Neuralink è un’azienda che si occupa di interfacce neurali impiantabili, con a capo Elon Musk. Sì Interfacce Neurali Impiantabili, avete letto bene! Roba da fantascienza. Roba che sembra uscita da un romanzo di William Gibson tipo Johnny Mnemonic o il Neuromante. O da un videogioco come Deus Ex. Invece è realtà! Una realtà che ancora una volta ci viene presentata da quella mente folle ed eclettica dietro ai successi di Tesla e SpaceX.

Quando è stato annunciato nel 2019, mostrando l’immagine di un topo con impianto neurale collegato a una porta USB-C, Neuralink era ancora nelle sue fasi iniziali di sviluppo. E anche il concept di cui circolavano disegni, che ci mostrava un dispositivo simile al Focus di Aloy in Horizon Zero Dawn era lontano dalla visione del VERO Neuralink.

Elon Musk Neuralink prima Versione

La versione di cui è stata data dimostrazione ieri notte è infatti decisamente più compatta ed evoluta. Elon Musk la descrive come “un Fitbit, ma cablato con microcavi direttamente al vostro cervello”. Sì perché Neurolink si inserisce direttamente nelle ossa del cranio, non viene “appoggiato” e basta. Dunque non sporge. È grande poco più di una moneta, con un diametro di 23mm e uno spessore di 8. Il nostro cranio è spesso 10mm.

Musk pacatamente ha detto “è invisibile, perché sta sotto ai vostri capelli. Potrei averne uno in questo momento e non ve ne rendereste conto”. Proprio così: l’installazione prevede che un lembo di cuoio capelluto venga sollevato e quindi si proceda a perforare il cranio per inserire Neuralink. La fantasia ovviamente subito corre a Cyberpunk

Neuralink: un’interfaccia neurale impiantabile collegata con 1024 elettrodi al cervello

Neuralink è dotato di 1024 minuscoli elettrodi (ognuno dei quali spesso duecento volte meno di un capello), collegati direttamente al cervello, per quanto al suo strato più esterno. Questi elettrodi leggono l’attività neuronale, i segnali delle sinapsi e li inviano wireless Bluetooth a un computer. Anche se si stanno valutando altre tecnologie radio per aumentare l’ampiezza di banda del link.

Non è finita qui! Neuralink si ricarica a induzione. Lo usi di giorno (la batteria dura l’intera giornata) e lo ricarichi mentre dormi. Inoltre è aggiornabile. Può essere rimosso senza conseguenze e sostituito/aggiornato. Musk ha mostrato un maiale a cui l’impianto era stato inserito e poi rimosso. Perfettamente in salute e senza segni visibili dell’intervento.

Volendo si potranno perfino avere impianti Neuralink multipli!

Quali sono le applicazioni pratiche di Neuralink? Al momento sono limitate, siamo solo agli inizi. E un esempio è arrivato da Gertrude. Questo è il nome del maiale con un impianto attivo di nuova generazione, quindi senza segni visibili dell’intervento. Grazie a Neuralink un computer era in grado di leggere l’attività cerebrale in seguito alle azioni di Gertrude. Tipo il cercare del cibo.

Le applicazioni di Neuralink: dalla medicina alla telepatia

Il primo obiettivo che si persegue con Neuralink è di tipo medico. Neuralink è in grado di leggere informazioni come temperatura, pressione sanguigna, movimenti. Insomma può allertare tempestivamente in caso di infarti, ma anche funzionare da campanello di allarme per altri tipi di patologie. Sul lungo termine si pensa che Neuralink potrà aiutare chi sia stato colpito da danni cerebrali (ad esempio in seguito a un ictus) oppure traumi alla spina dorsale. In futuro attraverso un dispositivo di questo tipo si potrebbe ridare mobilità ai paraplegici, attraverso protesi cibernetiche controllate dagli impulsi di Neuralink, che svolgerebbero così la stessa funzione del midollo spinale.

Neuralink: dal superuomo ai superpoteri

Ma non è che il punto di partenza! Musk è un visionario. È ambizioso. E immagina che Neuralink possa, un giorno, permettere una vera e propria comunicazione telepatica. Con pensieri e concetti trasmessi da una persona all’altra tramite Neuralink. “Potrete anche registrare i vostri ricordi e poi mandarli in replay. E potenzialmente uploadarli in un nuovo corpo o in un corpo robotico” prosegue Musk, che chiosa “Sì lo so, assomiglia tutto a un episodio di Black Mirror“. Come non pensare a San Junipero?

Secondo Musk l’umanità un giorno rischia di essere sopraffatta dalle intelligenze artificiali, proprio come la fantascienza più volte ha immaginato. E l’unico modo per sopravvivere è di creare una simbiosi tra essere umano e intelligenza artificiale. Insomma dar vita a una sorta di superuomo, capace di interagire con una IA evoluta e al tempo stesso con i propri simili, in una sorta di intelligenza collettiva collegata in rete. Ma non solo, aggiungendo dispositivi come camere a infrarossi e interfacciandole con Neuralink si potrà dare a qualcuno una sorta di super vista. Insomma Neuralink potrebbe conferire dei veri e propri “superpoteri”.

Neuralink: approvata la sperimentazione

Sicuramente il dispositivo non mancherà di suscitare polemiche e già lo sta facendo. Come non rimanere scossi dalle prospettive enunciate da Musk? O dal macchinario preposto ad impiantare Neuralink? Un vero e proprio robot chirurgo, capace di incidere il cuoio capelluto, sollevarlo, scavare il cranio e inserire gli oltre 1000 microelettrodi, poi richiudere, in modo che su quella zona continuino a crescere i capelli. E tutto nel giro di 1 ora, in day hospital e in regime di anestesia locale, senza indurre sanguinamenti perché in grado di evitare accuratamente vene e vasi sanguigni. Un robot che sembra uscito da uno di quei film in cui si vede il corpo del protagonista smembrato e ricostruito con arti robotici…

Per non parlare del fatto di avere costantemente a contatto con la testa un dispositivo di trasmissione wireless! Eppure a luglio la US Food and Drug Administration ha approvato la sperimentazione di Neuralink, in quanto “dispositivo rivoluzionario”.

Se i sostenitori del Transumanesimo esultano, far diffondere questa tecnologia non sarà sicuramente semplice. L’installazione richiede pur sempre un intervento, parliamo di elettrodi inseriti nel cervello da un robot… Non esattamente indolore (o quasi) come l’acquisto di un iPhone!. E pensiamo alle implicazioni etiche e non solo di privacy, se i nostri pensieri più reconditi potessero essere trasmessi wireless o registrati (e potenzialmente letti e divulgati). Ma le prospettive sono indiscutibilmente affascinanti! E guardando al nome: Link v0.9, siamo quasi alla release 1.0.

La fantascienza è dietro l’angolo.

Fonte: Cnet

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Neuralink: la presentazione riassunta in 14 minuti