Come già annunciato nei giorni precedenti, Bandai Namco ha mostrato durante questa Gamescom la sua nuova IP dedicata al pubblico occidentale.
Little Nightmares, questo il nome del nuovo gioco, è sicuramente un titolo quantomeno particolare.
Riassumendolo in poche parole, si tratta di un puzzle platfrom a scorrimento laterale.
Ma Little Nightmares è molto, molto più di solo questo.
Partirei parlandovi del protagonista. Six, questo il nome del nostro eroe, è un bambino che, per qualche motivo a noi ancora ignoto, si trova all’interno di un enorme faro, chiamato The Maw dagli sviluppatori. Tuttavia ovviamente non si trova per nulla bene in questo ambiente, e la nostra missione sarà quella di portarlo fuori da lì, possibilmente sano e salvo. La cosa risulta già da subito tutt’altro che semplice però. Molte delle mostruosità che abitano questo luogo sono infatti troppo potenti per essere affrontate da un bambino e, qual’ora non riuscissimo a passare inosservati dietro di loro, la nostra unica alternativa sarà correre il quanto più velocemente possibile per salvarci la vita. Man mano che progrediremo con gli stage dovremo poi affrontare nuovi tipi di difficoltà e nuovi orrori, che ci porteranno a confrontarci con tutte le paure che qualunque bambino ha durante le fasi di crescita. Risulta quindi chiaro che l’atmosfera del gioco sarà abbastanza dark, ma tuttavia possiamo notare un velato senso di humour, che riesce ad alleggerire leggermente il tutto.
Anche gli enigmi che incontreremo lungo il nostro percorso, stanza dopo stanza, risulteranno abbastanza complicati e mai banali, andando a creare un valore aggiunto che sicuramente non guasta e che riesce a spostare l’ago della bilancia ancora una volta a proprio favore.
Per quanto le musiche del gioco siano veramente ben realizzate, non possiamo al momento attuale dire lo stesso della grafica. Durante una delle stanze, nella quale dovevo cercare di passare inosservato alle spalle di un mostruoso macellaio intento a tagliare pezzi di carne con un enorme coltellaccio da cucina, è stato possibile notare quanto la compenetrazione poligonale non solo crei artefatti grafici, ma sia anche in grado di ”impallare” alcuni NPC, che continuano a rimbalzare sul muro per diverse volte.
La demo, della lunghezza di circa venti minuti e mostrata per la prima volta al mondo appositamente per l’evento di Colonia, mi ha dato inoltre la possibilità di vedere un’altra importante meccanica, le zone oscure. Le zone oscure sono aree dove chiaramente la visibilità scarseggia abbondantemente. Qui l’unica soluzione sarà quella di utilizzare una candela, ma nel caso in cui ci trovassimo a interagire con un oggetto, la nostra fonte di luce si spegnerà automaticamente e saremo nuovamente circondati dal buio.
Devo ammettere che questo gioco mi ha fatto davvero una bellissima impressione, e di certo non me lo lascerò scappare al Day One.
L’uscita del gioco è fissata per la primavera del 2017 su PC, PS4 e Xbox One.