Il gioco che probabilmente mi ha lasciato le migliori sensazioni di tutta la fiera è The Surge, l’ultima fatica di casa Deck 13, gli stessi creatori di Lords of the Fallen. Una sensazione questa che mi portavo dietro sin da quando, qualche mese fa, ebbi la fortuna di poterlo vedere (purtroppo senza poterlo in alcun modo provare) all’E3 di Los Angeles. Ma iniziamo ad analizzarlo insieme.
The Surge è un Soulslike futuristico, ambientato all’interno di una fabbrica di smaltimento rifiuti che, per un incidente non meglio noto, è esplosa, trasformando tutti gli abitanti non robotici in mostri simili a zombie ed estremamente aggressivi. Tutti tranne il nostro personaggio, ovviamente.
Il nostro obbiettivo sarà quello di scoprire cosa ha causato l’esplosione e di uscire dalla fabbrica, resa estremamente pericolante dalla detonazione. Tra le tante freccie che avremo al nostro arco per riuscire in questa impresa, una nota di merito va assegnata al sistema di crafting, con il quale potremo realizzare qualsiasi oggetto presente all’interno del gioco, basterà possedere il progetto e un numero adeguato di power cores, che otterremo uccidendo i nemici.
Il sistema di combattimento di The Surge è realizzato in maniera impeccabile. Prima di tutto perchè questo gioco dispone di una IA eccellente, che ci renderà la vita estremamente difficile se opteremo per un approccio più difensivo che puramente offensivo. A proposito di difesa, il nostro eroe potrà parare i colpi solo per un breve lasso di tempo dal momento in cui tale abilità verrà attivata. Non potremo insomma girare con lo scudo perennemente attivo come i precedenti Souls ci hanno abituato a fare.
Durante il combattimento potremo inoltre decidere quale zona del corpo del nemico prendere di mira (testa, torso, braccio destro, gamba destra, braccio sinistro, gamba sinistra). A seconda della zona scelta e maggiormente danneggiata alla morte dell’avversario, questo potrà lasciare cadere oggetti differenti. Saremo in grado di ottenere infatti solo l’equipaggiamento presente sulle parti più colpite. Ciò renderà quindi necessario essere in grado di variare la propria tattica a seconda di cosa si stia cercando di ottenere da quel determinato combattimento.
Da buon Soulslike, nel malaugurato caso in cui dovessimo morire verremo ritrasportati al più vicino checkpoint e potremo recuperare i nostri Power Core, che rimarrano a terra nel punto della nostra morte, semplicemente avvicinandoci e passando sopra a quest’ultimi. Inoltre, sempre sullo stile del titolo di Bandai, avanzando nel gioco potremo sbloccare delle scorciatoie che ci permetteranno di muoverci in modo più agile da una zona all’altra del mondo di gioco.
Il sistema di combattimento di The Surge è realizzato in maniera impeccabile
Sul piano tecnico non ho notato alcun tipo di problema, tanto nel comparto sonoro quanto in quello video, anzi, questi due elementi riescono a rendere perfettamente l’atmosfera che i ragazzi di Deck13 hanno voluto creare.
La demo a cui ho avuto accesso mostrava però purtroppo la stessa area che mi era stata mostrata in video durante l’E3, quindi non ho avuto modo di scoprire maggiori dettagli rispetto all’ambientazione.
Stiamo parlando di un gioco che, pur provenendo da una casa ”semi-indie”, a mio parere sarà sicuramente in grado di conquistare il pubblico e il successo che merita, e non vedo l’ora di poterlo giocare ancora.
Se volessimo trovare un difetto a questo gioco, comunque, starebbe sicuramente nel livello di difficoltà, veramente troppo impegnativa. Per quanto ciò infatti possa essere un punto a favore per tutti i veterani, una difficoltà così elevata potrebbe causare disappunto nei giocatori più giovani e meno esperti.
L’uscita di The Surge è prevista per il 2017, tanto per console (Xbox One, PS4) quanto per PC.