Ghost Recon Beakpoint, lo sparatutto in terza persona Ubisoft, ha ricevuto l’upgrade next-gen per le nuove console PS5 e Xbox Series X/S. Ovviamente, non poteva mancare alla chiamata Digital Foundry, che ha esaminato in lungo e in largo la versione aggiornata del famoso TPS con la solita perizia che li contraddistingue. Similmente come è successo con The Division, anche in questo caso pare esserci uno squilibro dal punto di vista della risoluzione a favore della console di casa Microsoft.
Andiamo con ordine: sia su PS5 che su Xbox Series X sono presenti due modalità, definite Risoluzione e Perfomance. Va da sé che Series S preveda solo la prima di queste modalità, ovvero Risoluzione. Ma andiamo a leggere i risultati dei test che i britannici Digital Foundry hanno compiuto:
PS5, nella modalità Risoluzione, si è attestata a 30fps con uno scaling grafico a 1440p (quasi ad eredità dei settaggi della vecchia PS4Pro) e nella modalità Perfomance si sono registrati i 60fps a 1080p. Per quanto riguarda Series X, Ghost Recon viaggia sui 4K dinamici a 30 fotogrammi al secondo per la soluzione che privilegia la grafica e invece nella modalità prestazionale si parla di 4K dinamici a 60 fps. Entrambe le console non hanno fatto registrare cali di frame degni di particolare nota. La piccolina di casa Xbox, nella sua unica modalità di gioco, si presenta con una risoluzione a 1440p e 30fps.
Al netto della maggiore risoluzione, la qualità grafica del texure filtering risulta migliore su Xbox SeriesX e, secondo Digital Foundry, questo tipo di risultati sono dettati della differente gestione hardware dei giochi in retrocompatibilità fatta da Microsoft, rispetto a quella di Sony.
La disamina completa compiuta dai ragazzi di Digital Foundry su Ghost Recon Breakpoint è disponibile a questo link. Altri approfondimenti sulle polemiche scaturite dalle microtransazioni presenti nel gioco le troverete nel nostro articolo relativo.
Fonte: NeoGaf.