Goat Simulator: The Bundle – la recensione

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Belare con stile

Chiariamo subito le cose: non si tratta di un simulatore. Oltre a camminare a quattro zampe, nulla di tutto ciò che il giocatore fa nel titolo ha a che fare con il comportamento della capra in natura. Nel ruolo dell’animale ci si può piuttosto allacciare un jetpack sulla schiena e accarezzare i cieli di una piccola città; si può utilizzare la lingua per trascinare oggetti e, perché no, persone; si può venire investiti frontalmente da una macchina “facendo voli” epocali e, con un po’ di fortuna, diventare la Regina delle Capre (se si riesce a capire come). È proprio questo un aspetto divertente del gioco: bisogna scoprire tutto da soli. Non vi sono tutorial, i giocatori semplicemente si ritrovano nella morbida lana caprina senza sapere altro se non che c’è un pulsante per saltare e uno per incornare, uno per afflosciarsi e uno per “slinguazzare” qualunque cosa. Quello che da lì in poi si fa dipende interamente dagli utenti – che a seconda delle azioni ottengono punti. Questi servono però soltanto a misurare le acrobazie compiute o il caos generato: colpire qualcosa dà punti, così come far esplodere auto e fare capitomboli da zone alte. Oltre ad acquisire punti per il gusto di farlo, Goat Simulator include una manciata di obiettivi che servono per dare ai giocatori un minimo di direzione. All’inizio sono anche abbastanza semplici, come saltare da una certa altezza, incornare un pedone, riuscire in un double backflip 360, poi però il livello sale e anche la nostra malattia per questo gioco fenomenale.

Per apprezzare Goat Simulator non bisogna tenere conto della grafica spartana e dei numerosi bug.

Devo dare credito a Coffee Stain Studios: gli sviluppatori sono molto onesti nella descrizione del gioco e il tipo di esperienza che offre. Sul loro sito web dichiarano che Goat Simulator è un gioco stupido – ed è verissimo – e di piccole dimensioni, per cui sarebbe sbagliato aspettarsi un titolo della portata di GTA con le capre (oltretutto è stato realizzato in un paio di settimane, ricordiamolo). I suoi difetti sono ben visibili e graficamente non si può certo parlare di capolavoro, anzi. Mi è capitato di aver condotto alcuni esperimenti esplosivi ed essere catapultato nella parte inferiore della mappa, cadendo fin quando il gioco non si è reso conto che mi trovavo in una zona in cui non avrei dovuto essere – tornando così alla posizione di respawn. È chiaro dunque che per apprezzare Goat Simulator non bisogna tenere conto della grafica spartana e dei numerosi bug, perché si tratta di un gioco su una capra e i difetti fanno parte del divertimento.

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto
7
goat-simulator-the-bundle-la-recensione<strong>PRO</strong> <BR> Bizzarro e nonsense. <BR> Divertente e spensierato. <BR> I DLC aumentano la profondità. <BR> <strong>CONTRO</strong> <BR> Va preso per quello che è. <BR> Oltre alle risate, non offre nulla. <BR>