Capre non-morte
Sono poi passato a provare il contenuto aggiuntivo GoatZ, che va a fondere le meccaniche di Goat Simulator con gli abusatissimi zombie. Una sorta di modalità sopravvivenza in cui si impersona una capra zombificata, il cui unico scopo è quello di rimanere vivi il più a lungo possibile. Bisogna dunque gestire la fame e la salute, indicatori che possono essere migliorati prendendo ripetutamente a capocciate i non morti e mangiando il loro cervello. Ad aggiungere un ulteriore livello di inutilità e ilarità ci sono anche una serie di armi che si possono creare, e per creare intendo che è possibile trascinare una varietà di oggetti per metterli su una workstation dedicata al crafting. La fisica volutamente sballata e l’assurdità di certe situazioni sono l’emblema di come giochi a sfondo post apocalittico – DayZ su tutti – siano stati parodiati, quasi sbeffeggiati. Vi confesso una cosa: i miei tentativi di sopravvivenza sono durati in media due giorni e il più delle volte non capivo neppure come avessi perso.