God of War Ragnarok, ultima fatica di Santa Monica Studio, è ricco di storie toccanti, che possiamo ritrovare sia nelle missioni principali che in quelle secondarie, i cosiddetti “Favori”. Una di queste storie, però, va oltre gli eventi narrati nel videogioco, diventando una vera e propria lettera d’amore a uno sviluppatore. Ci riferiamo alla missione “Accampamento Eterno”, una quest secondaria dedicata totalmente a Jake Snipes, sviluppatore scomparso prematuramente nel 2020.
A raccontare questa storia è Sam Handrick, amico e soprattutto compagno di Jake. Il Senior Gameplay Programmer di God of War Ragnarok ha infatti spiegato su Twitter l’intera storia che ha portato alla nascita di questa missione, raccontando nel dettaglio il legame che si è creato tra i due sviluppatori. Un legame iniziato da semplici colleghi, ma che poi è sfociato nell’amicizia e si è tramutato, infine, in amore. “C’è qualcosa in God of War Ragnarok che è davvero speciale per me. Ho avuto occasione di proporlo al team, e loro l’hanno trasformato in qualcosa di più grande di quanto potessi sperare. Volevo attendere un po’ prima di parlarne ma, per sicurezza, ho deciso di condividerla ora. È la Ballata di Jari e Somr”, recita il Tweet di Sam.
Sam e Jake si sono conosciuti nel 2019. Allora, Jake era un nuovo arrivato in Santa Monica Studio ma tra lui e Sam si creò sin da subito un legame d’amicizia, forte anche delle passioni che i due ragazzi condividevano. “Ho incontrato Jake Snipes quando entrò in Santa Monica Studio nel 2019. Abbiamo lavorato insieme su God of War Ragnarok, amavamo Carly Rae Jepsen e Death Note, e presto diventammo amici stretti”.
Non passò molto prima che quell’amicizia diventasse qualcosa di più. I due diventarono una coppia solida e affiatata. “Ero follemente innamorato di lui, e lui lo era di me. Così follemente innamorati che decidemmo di intraprendere un viaggio attraversando tutti gli USA insieme, visitando i parchi a tema. Abbiamo passato weekend a giocare insieme, girovagando a Los Angeles e in California. [SEGUE MINOR SPOILER]
I giocatori possono dare inizio a questa Side Quest una volta giunti a Midgard, ma i tributi saranno visibili già da prima. Nelle fasi iniziali di Svarthalfheim sarà infatti difficile non imbattersi in un cuore disegnato su una roccia. Come spiega Sam Handrick, quel cuore è un simbolo della loro relazione, un qualcosa che i due ragazzi volevano fosse presente in God of War Ragnarok, essendo questo il loro primo gioco sviluppato insieme. “Abbiamo parlato di come avremmo adorato lasciare un simbolo di noi in Ragnarok. Un segno all’interno di questo gioco che ha rappresentato il motivo per cui ci siamo incontrati, il nostro primo gioco realizzato insieme. Lui suggerì di realizzare un semplice cuore, con le nostre iniziali in rune norrene, scolpite in questo mondo che avevamo creato”, spiega Sam Handrick.
Purtroppo, Jake scomparse prematuramente nel 2020 a causa della sua epilessia. “Ero con il cuore a pezzi. Lo sono tuttora. Lo sarò sempre”, spiega Hendricks. Chiaramente i mesi immediatamente successivi alla scomparsa furono difficilissimi da digerire per Sam, ma non appena lo sviluppatore tornò a lavorare su God of War Ragnarok, decise di rendere a Jake omaggio nel modo che meritava. E fu così dunque che Sam chiese a Eric Williams, Game Director del gioco, il quale accolse immediatamente la richiesta.
“Sarò per sempre in debito con Eric Wlliams. Io e Jake eravamo soliti parlare con lui tutte le settimane, e ogni settimana Eric suggeriva un nuovo luogo di LA da visitare per quel fine settimana. Quando tornai al lavoro, chiesi ad Eric se avremmo potuto inserire un memoriale dedicato a Jake. Lui fece molto di più. Parlai ad Eric e il team del suggerimento di Jake riguardante le nostre iniziali incise all’interno di un cuore. E sia lui che il team ricambiarono con qualcosa di addirittura più speciale. Una storia di due uomini che si sono incontrati in un mondo spesso crudele, e che hanno trovato la pace semplicemente appartenendosi a vicenda”.
“Volevo che questa storia diventasse una delle molte che le persone Queer conoscono già: viaggiare all’interno di un mondo che non sempre ti comprende, per poi trovare un posto che ti faccia sentire davvero a casa. E a volte quel posto è semplicemente una persona. E persino una cosa semplice come una ricetta può risultare un collegamento che ti ricorda casa“, afferma lo sviluppatore, lanciando anche un messaggio importante e cercando di essere un sostegno a tutte quelle persone che per i più disparati motivi sono in difficoltà.
E lo ha fatto con un fuoco eterno. Un fuoco che neppure il Fimbulwinter potrà mai estinguere. “Questo fuoco non smetterà mai di ardere. Attraverso i giorni più freddi, o le notti più impervie. Resterà in questo mondo che in Santa Monica Studio abbiamo creato e lo farà per sempre”. Ci sono troppe persone che hanno reso ciò possibile per poterle elencare tutte, ma per nominarne alcuni”, conclude Sam Handrick, ringraziando il proprio team e augurando a tutti di trovare “casa”.
Fonte: Twitter