Gordon Moore, co-fondatore di Intel, genio dell’informatica e colui che ha formulato la legge che porta il suo nome si è spento a 94 anni. Ad annunciarlo, attraverso due distinti comunicati stampa sono la Betty Moore Foundation e Intel, azienda da lui fondata insieme a Robert Noyce nel 1968. Al successo della compagnia contribuì anche Andy Grove. Insieme a Noyce, prima di Intel, Moore aveva fondato anche Fairchild Semiconductor. L’imprenditore, raccontano le fonti, si è spento serenamente e circondato dall’affetto dei famigliari nella sua casa alle Hawaii.
Informatico brillante, Gordon Moore è ricordato soprattutto per la formulazione della “legge di Moore” nel 1965. “La complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistor per chip, raddoppia ogni 18 mesi (e quadruplica quindi ogni 3 anni)“. Questa la legge come la conosciamo oggi e fin dagli anni ’80. Nella sua prima formulazione, l’enunciato prevedeva un raddoppiamento dei transistor per chip con una frequenza di 12 mesi (e non 18). Le correzioni successive si devono alle osservazioni empiriche e alle integrazioni di David House, allora direttore esecutivo di Intel.
Gordon Moore è stato vice presidente di Intel dalla fondazione (1968). A partire dal 1975 assunse il ruolo di presidente. Nel 1979 venne nominato Amministratore Delegato e presidente del CdA, carica che mantenne fino al 1987. Per i successivi dieci anni fu un semplice membro del consiglio di amministrazione e nel 1997 venne nuovamente nominato presidente, emerito stavolta. Il suo ritiro definitivo dalle attività imprenditoriali in Intel risale al 2006. Negli ultimi 17 anni, però, Gordon Moore si è dedicato – insieme alla moglie, Betty, con la quale ha dato vita alla fondazione – alla filantropia.
Fonte: Intel