La situazione per Rockstar Games si complica ulteriormente. L’azienda è stata vittima di quello che, all’inizio, pareva un leak di informazioni. Più tardi si è capito si fosse trattato di un attacco hacker andato a buon fine. In rete sono finite immagini e video di una early build di GTA 6. Insieme a queste, resa pubblica una porzione del codice sorgente (circa 10.000 stringhe di codice). Ciò significa che chi ha portato a termine quello che è a tutti gli effetti un furto potrebbe provocare un serio danno all’azienda e ai suoi dipendenti. Come effetto collaterale, ovviamente, si teme anche un necessario tabula rasa del lavoro fatto fino a questo momento e conseguente allungamento dei tempi di produzione.
Alcune indiscrezioni dipingevano un quadro ancora peggiore: ovvero un hacker con in mano anche il codice sorgente di GTA 5. Il timore deriva da alcune informazioni postate dal profilo Twitter Videotech, il developer ex Rockstar Games ed ex Naughty Dog.
In un primo momento, secondo alcune informazioni giunte in suo possesso, pareva che il codice sorgente di GTA 5 e quello di GTA 6 fossero stati messi all’asta. Il primo dei due, addirittura, pareva fosse stato già acquistato per 100.00$. Un colpo che, se fosse andato a segno, avrebbe potuto significare una virtuale “morte” per il gioco che proprio nelle scorse ore ha spento nove candeline. La transazione avvenuta su Blockchain, però, è stata uno scam.
Qualcuno, approfittando dell’attuale confusione, ha provato a tirar su una grossa somma provando a piazzare un finto codice sorgente e riuscendo pure a beccare un acquirente che ha portato a casa della paccottiglia digitale per 100.000 dollari.
Almeno, così appare. In un twist successivo, Videotech ha cominciato a cancellare diversi Tweet lasciando intendere che nemmeno lui è certo delle informazioni ricevute.
Tutto finito? Magari. Sempre Videotech ci informa che l’hacker è comunque intenzionato a vendere tutto al miglior offerente ma che sta cercando prima un contatto con Rockstar Games, forse nel tentativo di ricattare l’azienda e costringerla a ricomprare il suo stesso codice sorgente. Noi restiamo col fiato sospeso. Vi forniremo aggiornamenti appena saranno disponibili.
Fonte: Videotech