In occasione dei 20 anni di Half-Life 2, sparatutto leggendario sviluppato e pubblicato da Valve che ricordiamo essere gratuito su Steam fino al 18 novembre, è stato pubblicato un lungo documentario che ha svelato alcuni retroscena dello sviluppo. In esso sono state mostrate alcune clip di Half-Life 2: Episode 3 in una sua versione prototipale che ci permette quantomeno di immaginare come sarebbe stato giocare uno dei, se non il, sequel più atteso della storia videoludica. Ancora più importante, però, è la dichiarazione di Gabe Newell sul perché non abbiamo mai potuto mettere le mani sul gioco. Tra quei motivi, pensate un po’, c’è Left 4 Dead.
Half-Life 2: Episode 3 mai nato a causa di Left 4 Dead
Gli sviluppatori hanno infatti affermato che all’epoca si decise di dare priorità a Left 4 Dead, videogioco sparatutto cooperativo per quattro giocatori che cavalcava la moda del momento, ossia gli zombie. “Left 4 Dead necessitava tutta la forza lavoro per essere pubblicato, e di conseguenza mollammo Episode 3 per Left 4 Dead”, spiega David Speyre, sviluppatore Valve. “I tempi sono stati molto stretti e hanno richiesto un grande lavoro da parte di tutti per uscire”.
“Ne è valsa la pena. Voglio dire, Left 4 Dead è uscito alla grande. Ma c’è voluto abbastanza tempo, e questo è l’aspetto tragico e quasi comico della faccenda, ci ha impegnati abbastanza a lungo che una volta che considerammo di tornare su Episodio 3, è stato fatto un ragionamento del tipo: beh, abbiamo mancato il momento. È troppo tardi ora. Dobbiamo creare un nuovo motore grafico per continuare la serie Half-Life. Ora, col senno di poi, sembra così sbagliato. Avremmo potuto assolutamente tornare indietro e investire 2 anni per realizzare Episode 3”, ha continuato Speyre.
Gabe Newell ha poi aggiunto ulteriori dettagli sulla vicenda, facendo anche non poca autocritica. “Non si può essere pigri e dire: oh, stiamo portando avanti la storia. Questo significa sottrarsi ai propri obblighi nei confronti dei giocatori. Sì, certo, hanno amato la storia – amano molti, molti aspetti di essa, ma è un po’ come dire che il motivo per cui lo si fa è che la gente vuole sapere cosa succeda dopo. Avremmo potuto pubblicarlo. Non sarebbe stato così difficile. Il mio fallimento personale è stato quello di essere perplesso. Ad esempio, non riuscivo a capire perché Episodio 3 potesse spingere qualcosa in avanti”, ha affermato Newell.
Fonte: Valve