Hideo Kojima, storico papà di Metal Gear Solid e attualmente al lavoro su Death Stranding, ha parlato di sé e dei suoi giochi, oltre che del potenziale del medium videoludico.
Secondo Kojima, trama e tecnologia devono viaggiare di pari passo nei giochi; tra l’altro, è seriamente convinto che, continuando così, il nostro passatempo preferito riuscirà a superare anche film e romanzi. Solo spingendo la tecnologia verso il rinnovamento, prosegue, si possono far provare emozioni sempre nuove.
Per quanto lo scorso anno sia stato particolarmente duro per lui, in primis a causa la scissione con Konami, ha precisato come – quando è al lavoro su qualcosa di nuovo – si aliena così tanto dal mondo che lo circonda che non riesce neanche a ragionare, o deprimersi.
Dovessimo chiedergli ora il suo stato d’animo, infatti, non saprebbe risponderci. A lui, basta che il mondo sia interessato a Death Stranding, e riesce così a dormire sonni tranquilli.
Ha continuato specificando che, se è riuscito nell’impresa di mettersi in proprio e di iniziare i lavori su un nuovo titolo, è solo perché ha ancora tantissimi fan che lo supportano. I ringraziamenti finali, quindi, vanno a loro e vanno a noi.
E che non si dica in giro che è lento a sviluppare, o che non rispetta le scadenze. Lui prende molto sul serio queste deadline, e Metal Gear Solid V va visto come un caso più unico che raro. Alla domanda “descriviti in poche parole”, ha così risposto:
“Non pensate a me, pensate all’amore che avete per i miei giochi”.