Il recente sciopero degli sceneggiatori, che tra le altre cose ha portato all’inevitabile stop di alcuni prodotti tra serie TV e film, è ora seguito da quello degli attori. È la prima volta, dal 1960, che attori e sceneggiatori decidono di scioperare nello stesso periodo. La SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artist), un’unione che rappresenta 160.000 interpreti, vuole indire uno sciopero dopo che i recenti contatti con Hollywood non sono andati a buon fine. Gli attori sono sempre più preoccupati delle IA e vogliono stipendi migliori.
“SAG-AFTRA ha negoziato in buona fede ed era favorevole a raggiungere un accordo che potesse soddisfare sufficientemente i bisogni degli attori, ma le risposte della AMPTP (Alliance of Motion Pictuure and Television Producers, NdR.) alle più importanti proposte dell’unione sono offensive e irrispettose per il nostro enorme contributo a questa industria. Le compagnie hanno rifiutato di affrontare sensatamente alcuni argomenti e altre hanno posto un muro di fronte a noi. Finché non negozieranno in buona fede, non potremo raggiungere un accordo”, ha affermato Fran Drescher, presidente di SAG-AFTRA.
La AMPTP, che negozia per conto di compagnie quali Netflix o Disney, ha invece affermato di essere profondamente delusa dal comportamento di SAG-AFTRA. “Piuttosto che continuare a negoziare, SAG-AFTRA ci ha indirizzati in una via che incrementerà le difficoltà finanziarie per migliaia di addetti ai lavori che dipendono dall’industria per il loro sostentamento”.
Hollywood: pausa in arrivo?
Al momento non è chiaro se lo scioperò continuerà e tutto dipenderà dalla AMPTP, ma, qualora le trattative non andassero a buon fine, possiamo aspettarci un ulteriore colpo per molte produzioni attualmente in lavorazione. Non solo, anche la promozione di progetti già completi potrebbe essere colpita dallo sciopero. Come riportato da Sky News, infatti, gli effetti potrebbero vedersi già dalla premiere di Oppenheimer, il nuovo film di Christopher Nolan, che si terrà al Leicester Square di Londra. Gli attori potrebbero inoltre esimersi dalle interviste e, in generale, non partecipare a qualsiasi iniziativa promozionale per il film.
Ad essere colpiti maggiormente sono però quegli studi i cui progetti sono in una fase preliminare e, ora, privi non solo di sceneggiatori, ma anche di attori. Non solo, anche aziende che forniscono servizi di catering, rifornimenti e altri aspetti legati a Hollywood potrebbero subire il colpo. Il tempismo rischia di compromettere anche alcuni festival dove, solitamente, vengono presentati progetti cinematografici. Il primo esempio è ovviamente il Comic-Con di San Diego che si terrà proprio a fine luglio.
Attori preoccupati dalle Intelligenze Artificiali
Uno dei motivi dietro questo sciopero consiste nella sempre più crescente preoccupazione, da parte degli attori, nei confronti delle intelligenze artificiali. Non è la prima volta che gli attori dimostrano un certo interesse per questa tecnologia, e a buon ragione aggiungeremmo. Sono diversi i deep fake che includono attori rinomati quali Keanu Reeves (che rivedremo in Cyberpunk 2077: Phantom Liberty e in John Wick: Chapter 5) e Tom Cruise, stella di Top Gun: Maverick.
Attori quali Matt Damon e Rebecca Ferguson si sono già espressi pubblicamente su questa problematica, con il primo che l’ha definita di prioritaria importanza, mentre la seconda ha ammesso di essere spaventata dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Le IA preoccupano anche la Writers Guild of America (WGA). Gli sceneggiatori membri di questa associazione vogliono delle garanzie e una protezione contro le IA, in modo da assicurarsi che queste non sostituiscano la componente creativa.
Ovviamente, tra gli elementi chiave di questo sciopero, troviamo anche la questione stipendi. Gli attori lamentano l’assenza di cambiamenti sugli stipendi che possano compensare stagioni sempre più brevi e pause sempre più lunghe tra una stagione e l’altra. L’aumento di budget non ha inoltre portato a stipendi più alti, indispettendo i lavoratori.
Fonte: Sky News