Terra, 1000 anni dopo
Possiamo definire il mondo pensato, disegnato e poi realizzato da Guerrilla Games semplicemente come perfetto. Tralasciando il punto di vista meramente grafico, del quale parleremo tra poco, l’ambientazione di Horizon Zero Dawn non lascia spazio a errori di concepimento, mettendo in mostra una differenziazione di biomi magistrale, che si estende da innevati picchi montani a luccicanti terreni desertici estrapolati da luoghi magnifici come l’Arizona. Nell’immensa mappa, non vi è quasi traccia di zone vuote o abbandonate a loro stesse. Il team di sviluppo è infatti riuscito a rendere incredibilmente vivo il mondo, popolandolo di aree di caccia dove affrontare selvagge bestie cibernetiche delle più disparate dimensioni, accampamenti di banditi da razziare e liberare così che possano essere popolati da nuovi alleati, alti osservatori sui quali arrampicarsi e guardare tramonti e cieli stellati degni di un’opera d’arte, piccoli villaggi tribali ma anche qualche città più ambiziosa, grande e popolata da tantissimi individui. In un ambiente di gioco così vasto non mancano neanche miriadi di side quest e sfide di ogni genere. Dalla semplice caccia della preda più grande e temibile (abbattere alcune delle creature più mastodontiche vi darà un senso di soddisfazione esagerato) alla ricerca dei tanti oggetti collezionabili o segreti nascosti nelle viscere della Terra, Horizon Zero Dawn ci concede innumerevoli ore di divertimento aggiuntive che estendono moltissimo la durata di circa 30 ore della missione principale.