The Last of Us: Parte 2 potrà anche aver vinto il GOTY nel 2020, ma se c’è un gioco che forse più ha rappresentato quell’annata videoludica, quel gioco è Animal Crossing: New Horizons. La sua natura multiplayer e il suo tono gioioso e tranquillo sono stati un toccasana durante lo scoppio della pandemia, permettendo alle persone di distrarsi e socializzare nonostante la quarantena. Cinque anni dopo, uno studio condotto dalla Nihon University evidenzia come videogiocare ai giochi più tranquilli potrebbe giovare alla salute mentale delle persone.
Hiroyuki Egami, professore assistente presso la Nihon University, ha recentemente pubblicato uno studio condotto tra il 2020 e il 2022 dove si evidenzia come, in quel periodo, i partecipanti hanno visto una forte riduzione dello stress e un miglioramento della propria salute mentale grazie a un’ora extra di gaming in più ogni giorno. Questo studio è stato condotto tenendo ovviamente conto di titoli più tranquilli, come il già citato Animal Crossing: New Horizons, evitando dunque titoli competitivi.
Difficile non stressarsi in una ranked di League of Legends, dopotutto. Uno studio separato e condotto dal professore assistente della McMaster University, Michael Wong, ha addirittura paragonato i benefici del gioco occasionale a quelli che si ottengono con la meditazione. “Con nostra sorpresa, non c’era davvero una differenza tra le due forme di interventi”, ha spiegato Michael Wong. “Per la pressione del sangue e il ritmo cardiaco, non c’erano differenza statisticamente significativa tra il giocare un videogioco e impegnarsi nella meditazione”.
Fonte: Gamespot