Il futuro della razza umana come lo ipotizzano i videogiochi

Siamo ormai abituati a fare confronti con film e libri, scritti diversi anni fa, per capire quante caratteristiche del futuro sono state indovinate e quante no. Asimov parla di viaggi nel tempo e robot come parte della vita quotidiana di ognuno, Blade Runner invece descrive un 2019 dove i replicanti (androidi antropomorfi) sono tanto perfetti da essere difficilmente distinguibili dagli esseri umani.

Anche diversi videogiochi dall’ambientazione fantascientifica hanno fatto previsioni sul futuro (per lo più nefaste), in un periodo che va dai nostri anni fino ad arrivare al lontanissimo 23000 di Eve Online.

Se le previsioni di Crysis fossero vere, ad esempio, nel 2020 dovremmo scoprire l’esistenza di alieni ibernati, nascosti sulla Terra da milioni di anni. Sunset Overdrive prevede una terribile mutazione di massa causata da un energy drink nel 2027, mentre in The Last of Us, ambientato nel 2033, un virus ha fatto mutare la maggior parte della popolazione mondiale. Facendo un bel salto avanti nel tempo troviamo il terrificante Alien Isolation, ambientato nel 2137 e con protagonista un alieno xenomorfo decisamente non amichevole, mentre Doom 3 ha luogo in un 2145 denso di terribili avvenimenti causati dall’apertura accidentale di una porta sull’Inferno. 

Un utente di nome Norbert Demeter ha pensato bene di raccogliere tutte le previsioni per il futuro della razza umana pensate dai creatori di diversi videogiochi per poi metterle insieme, in ordine cronologico, nell’interessante immagine infografica che trovate in calce all’articolo.

Guardare le ambientazioni dei videogiochi da questo punto di vista fa decisamente uno strano effetto. Senza dubbio pensare che possa succedere davvero rende meno affascinante l’idea di un’invasione aliena o di un’epidemia, ma in fondo mica possono avverarsi tutte… vero?

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Fonte: kotaku