Injustice 2 hands on

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Injustice 2 cambia verso!

Chiuso il capitolo equipaggiamento, veniamo al secondo aspetto su cui il buon designer del gioco, Derek Kirtzic, si è soffermato maggiormente durante la presentazione: il Multiverso. Come vi anticipavamo, si tratta di qualcosa di analogo alla Living Tower di Mortal Kombat X e ci permette di affrontare un buon numero di pianeti (graficamente sono rappresentati così, si tratta in realtà di missioni composte da più stage) ciascuno dei quali vi pone di fronte a sfide peculiari.

Injustice 2 dispone di un così gran numero di items da sembrare un GDR.

La particolarità della modalità riguarda il fatto che questi pianeti non saranno sempre presenti nel menu di gioco, ma varieranno ciclicamente, così da aumentare la longevità di Injustice 2. Sono insomma “missioni a scadenza”, ma se qualcuna vi fosse sfuggita non preoccupatevi: una volta esaurite torneranno ancora.
Nonostante si tratti di un picchiaduro, NetherRealm ha inoltre promesso grande attenzione per la modalità “storia”. Abbiamo ben presente che, all’interno del genere spesso, spesso rasenti il ridicolo, mettendo assieme sinossi stiracchiate e traballanti. Questo rischio naturalmente aumenta in modo esponenziale quando, per mere esigenze ludiche, ci troviamo in minestroni tipo quello sfornato dal team di sviluppo statunitense, in cui convivono eroi DC che fanno riferimento a universi tra loro paralleli. Ebbene, Derek Kirtzic ci ha tranquillizzato: le trame della modalità storia sono state scritte a 4 mani tra i loro sceneggiatori e alcuni tra i più noti di DC Comics e, aspetto ben più importante, sono state validate dai curatori delle singole etichette del fumetto. Insomma, è come se i fumettisti avessero apposto il loro “imprimatur” sul gioco per garantire ai fan che il canovaccio della modalità Storia sia all’altezza delle avventure su carta. Una buona notizia.

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