Pronti a scendere nell’arena?
Resta poi da spendere qualche parola sugli stage, ovvero le locations nelle quali andremo a combattere. Inutile dire che sono prese di peso dai singoli fumetti, quindi capiterà di muoversi in mondi molto differenti tra loro. Gli sviluppatori sono riusciti comunque a uniformarle in modo che non fossero evidenti “stacchi” o “salti”. A occhio, pare che su tutte domini una certa atmosfera gotica “à la Batman” che veicola anche un messaggio molto importante: meglio non sottovalutare Injustice 2 perché anche se fosse vero (e noi non lo crediamo) che i supereroi sono roba per bambini, questo picchiaduro si rivolge a una platea ben più variegata e adulta.
Gli sviluppatori hanno introdotto tante novità rispetto al primo capitolo. Funzioneranno tutte?
Insomma, una volta scelto il personaggio, equipaggiato di tutto punto e selezionata l’arena, non ci resterà altro da fare che scendere nell’agone. Il gioco funziona abbastanza bene: sebbene abbia oliato le meccaniche del predecessore, dobbiamo comunque evidenziare che il combat system nei momenti più frenetici si riveli ancora un po’ legnoso. Ma, al momento, la nostra preoccupazione più importante riguarda come saranno bilanciate le sfide on line. A pensarci bene, infatti, tutto quel “ben di dio” in fatto di corazze e armi che il gioco mette a disposizione (e continuerà a elargire, perché più giocherete più sarete ricompensati con una moneta virtuale da investire nell’equipaggiamento) rischia di fare in modo che i neofiti, equipaggiati modello “Armata Brancaleone” una volta connessi alla Rete prendando di continuo calci sulle gengive dagli smanettoni che sul gioco passano buona parte della loro esistenza. Ovviamente, non è stato possibile testare le funzionalità on line di Injustice 2, quindi non sappiamo se e come gli sviluppatori abbiano provveduto a ovviare un problema potenzialmente molto fastidioso, ma a breve dovremmo avere per le mani la versione definitiva, quindi continuate a seguirci per saperne di più!