Jeff Minter, sviluppatore dell’era Commodore, si scaglia contro i publisher. Troppo attaccati ai guadagni!

Jeff Minter

Jeff Minter, in una serie di tweet al vetriolo, ha attaccato l’industria videoludica odierna troppo attaccata ai guadagni e distanti dalla gioia del giocatore. Secondo Minter, infatti, sta diventando sempre più difficile realizzare giochi che non contengano al suo interno abbonamenti o pubblicità di sorta, e ciò gli dà molto fastidio.

Lo sviluppatore veterano ha infatti detto, sul suo profilo Twitter, le seguenti parole: “Quando faccio un gioco, so che è per una piccola nicchia di persone, che vogliono un gioco che li faccia sentire in un modo particolare attraverso le immagini e il loop di gioco e passerò settimane, mesi a mettere a punto la me**a che faccio in modo che soddisfi me e le persone che godono di quella me**a.

Il tweet poi continua, dicendo: “E spero che alla fine della giornata ci siano abbastanza persone che mi sborseranno qualche sterlina per questa esperienza, e non chiederò loro di più finché non avrò qualcosa di nuovo per loro, senza abbonamenti o pubblicità o altre stro**ate del genere. Questo è tutto quello che voglio, ca**o, solo essere in grado di fare questa unica cosa che posso fare e che rende felici alcune persone e andare avanti con la mia anima intatta, ca**o. Vedere il “business dei giochi” diventare ricerca disperata di strategie sempre più truffaldine per estrarre quanti più soldi possibile dal maggior numero di persone mi spezza il cuore, ca**o.”

Jeff Minter ha poi concluso, chiedendosi: “Dov’è l’amore? Dov’è l’orgoglio per la tua creazione, nel sapere che ha portato alla gente una gioia genuina?. Insomma, un attacco a zero rivolto probabilmente alla grande maggioranza di aziende del mondo videoludico che fa appello, non solo ai manager, ma anche agli sviluppatori.

Fonte: Twitter