Per concludere il 2022, Famitsu, una delle più autorevoli testate giapponesi specializzate in ambito gaming, ha condotto una maxi-intervista collettiva a oltre un centinaio di addetti ai lavori. Tra gli intervistati, dipendenti di diverse realtà, piccole e grandi, che dal mercato giapponese si sono aperte a tutto il mondo. Dipendenti Capcom, Koei Tecmo, Konami e non solo, hanno risposto a poche semplici domande.
Tra gli intervistati, come potete intuire dal titolo, figura Noriaki Okamura, producer in forza proprio a Konami e che nel corso della sua carriera ha collaborato a diversi lavori di Hideo Kojima. È stato programmatore per Policenauts, director per Zone of the Enders (di cui Kojima era producer) e producer a sua volta di alcuni capitoli della Metal Gear Saga.
Per la precisione, Okamura ha apposto la sua firma sotto alcuni dei capitoli minori della serie. Metal Gear Ac!d, Metal Gear Solid: Portable Ops, Metal Gear Solid: Digital Graphic Novel e Metal Gear Survive (insieme a Yuji Korekado). Nulla di veramente imperdibile per i conoscitori della serie né qualcosa che si inserisca nella time-line principale. I maggiori, nella maggior parte dei casi, Kojima se li è prodotti da solo’.
Fatta la dovuta – seppur lunga premessa – è ora di passare ai fatti. Tra le semplici domande poste agli addetti, la prima richiesta consiste nel chiedere una keyword per il prossimo anno. Una lista di “buoni propositi” ma composta da un solo item, se volete. Secondo Okamura il concetto chiave per Konami nel 2023 sarà questo: “molto atteso”.
Questo ha scatenato la speranza – mai sopita del tutto – che molti utenti covano ancora nel cuore. L’idea di un ritorno in grande stile, lo sappiamo, solletica i pruriti di molti fan dei vecchi lavori di Kojima. Pruriti alimentati dal costante ronzare in sotto fondo di rumor – più o meno sensati – provenienti dagli anfratti del web.
Gli elementi a supporto della tesi per cui il “tanto atteso” sia un riferimento a Metal Gear Solid sono davvero pochissimi. Eccetto l’impegno di Okamura sulla saga (ricordiamolo, nei capitoli minori) e i rumor – mai confermati – che si sono inseguiti in tutti questi anni non c’è molto altro.
Ancora meno elementi ci sono se si ricorda che “tanto atteso” fu anche tra i concetti che precedettero di qualche giorno il Tokyo Game Show. L’evento, poi, lo ricorderete, ci sorprese con il ritorno di Suikoden, serie JRPG che meritava di essere riscoperta. Seguendo l’intervista, poi, Okamura fa più riferimenti a Momotaru Dentetsu, gioco che – ma serve davvero dirlo? – con Metal Gear non c’entra proprio nulla.
Teniamo a mente che, inoltre, Konami qualcosa di “tanto atteso” e in arrivo nei prossimi mesi lo ha già rivelato: Silent Hill. La serie torna con il remake del secondo capitolo e con diversi nuovi progetti.
Le ipotesi sul tavolo, dunque, sono diverse. Okamura potrebbe far riferimento a Memetsu o a Silent Hill. Per Metal Gear, almeno per ora, ci manteniamo sulla cauta diffidenza.
Riguardo a questa storica serie – io che vi scrivo – credo che prima o poi persino Konami si deciderà a fare qualcosa ma per parlarne con certezza bisognerà attendere l’annuncio ufficiale. Solo allora deciderò di esultare o di lasciarmi andare a un pianto liberatorio come fu già per Silent Hill.
Fonte: Famitsu