La giustizia USA si ricorda di prendere in esame la questione della Xbox 360 che graffiava i dischi

La giustizia italiana è nota per essere incredibilmente lenta, ma quella americana a quanto pare non è poi così reattiva, visto che dopo dieci anni va ancora avanti una class action contro Microsoft, accusata di un difetto di progettazione di Xbox 360.

Ricapitoliamo la questione. Nel 2005 esce Xbox 360 e dopo nemmeno pochi mesi molti giocatori si sono lamentati di essersi trovati i DVD dei loro giochi rovinati, graffiati, talvolta inservibili. Venne fuori che se si cambiava l’orientamento della console (da orizzontale a verticale o viceversa) con il disco inserito, questi poteva muoversi dal suo alloggio e rovinarsi al successivo avvio. Le lamentele sono passate presto dal web agli avvocati ed è stata avviata una class action, che purtroppo non ha avuto vita facile. Fra vari tira e molla, nel 2012 una corte federale stabilì che non c’erano abbastanza firme per poter avviare la class action, decisione ribaltata nel 2015 in appello. Ora, a 10 anni di distanza, Microsoft dovrà di nuovo discutere di un problema che avevamo tutti dimenticato. Tranne qualche utente deluso e molto paziente.

Fonte: Gameranx