
Il piccolo pupazzo Labubu, ideato dall’artista Kasing Lung per il marchio POP MART, non è più solo un oggetto da collezione: è diventato un vero e proprio accessorio di moda, un simbolo di tendenza social e un must per gli amanti dei collectibles. La formula è semplice e potente: le “blind box”, ovvero scatole a sorpresa che contengono varianti limitate, creano un mix di attesa, desiderio e ripetizione dell’acquisto. L’hype diventa circolare e alimentato dai contenuti digitali: influencer e star internazionali mostrano i propri Labubu in post, storie, Reels, contribuendo ad amplificare il fenomeno.
Nel giro di pochi anni, Labubu ha conquistato armadi fashion, Instagram feed e scaffali di gadget dal Giappone all’Italia, trasformandosi in un fenomeno pop-culturale.
Il sequestro a Palermo e la cruda realtà della contraffazione
Ma dietro la gioia della ricerca del pezzo raro si aggira un lato oscuro: quello dei falsi. Nella provincia di Palermo, la Guardia di Finanza ha condotto un’operazione che ha portato al sequestro di oltre 10.000 pupazzi Labubu contraffatti, stimando un giro d’affari potenziale superiore a 500.000 euro. L’indagine è partita monitorando negozi di giocattoli, magazzini e piattaforme e-commerce sospetti. In uno dei punti vendita colpiti erano stati rinvenuti 3.000 esemplari falsi in totale, tra scaffale e deposito.
Le finte creature assomigliavano in modo quasi perfetto agli originali: confezioni imitate, loghi falsificati, materiali di qualità inferiore ma un’apparenza curata: « Nella quasi totalità dei casi i Labubu fossero imitazioni perfette… realizzati con materiali di qualità inferiore ma riprodotti con tale cura da rendere difficile per un comune acquirente distinguere gli autentici », ha spiegato la Guardia di Finanza.
Il fenomeno non è solo un problema di copyright o economia sommersa: si coinvolge un mondo di collezionismo dove la fiducia, la rarità e l’autenticità sono moneta preziosa.
Collezionismo, influencer marketing e hype: il contesto
La popolarità di Labubu è stata accelerata dall’influencer marketing e dai social. Non è raro vedere influencer che mostrano il proprio opening di box Labubu, la scoperta delle varianti rare o la busta ambita. Questo tipo di contenuto alimenta la curiosità, fa crescere la community e crea nuove uscite in cui accaparrarsi edizioni esclusive.
Dal lato della moda, Labubu è entrato nelle collaborazioni con brand di streetwear, è comparso su borse e zainetti, ed è diventato parte delle narrative di stile per i giovani collezionisti. Ciò spiega in parte perché anche modelli dall’aspetto “giocattolo” abbiano raggiunto quotazioni elevate: alcuni esemplari rari sono stati venduti all’asta per cifre a tre zeri, alimentando un circolo del collezionismo che assomiglia più a investimento che a semplice acquisto.
In questo scenario l’arrivo sul mercato di falsi non è una sorpresa, ma un meccanismo quasi inevitabile: più è alto l’hype, più diventa profittevole per i contraffattori entrare nel giro.
Implicazioni e riflessioni
L’operazione di Palermo è un’importante segnalazione: per i collezionisti rappresenta l’avvertimento che non tutti i pezzi “introvabili” sono autentici, e che in un mondo dominato da community e scambi digitali la cautela è fondamentale. Per il mercato dei giocattoli e dei collectibles, è una chiamata a una maggiore regolamentazione, trasparenza nei canali di distribuzione e certificazioni di autenticità.
Per chi investe nel collezionismo, la lezione è chiara: il valore di un pezzo non dipende solo dalla rarità ma anche dalla sicurezza della supply chain, dal marchio, dalla licenza ufficiale. È un modello che fonde passione, stile, mercato e – come dimostra questo caso – rischio.
La Labubu mania è un fenomeno che racconta molto dell’attuale fase del collezionismo: una fusione tra giocattolo, moda, social e investimento. Tuttavia, il maxi-sequestro di falsi a Palermo mostra che dietro l’hype esiste anche un mercato parallelo che sfrutta desiderio e fiducia. Per chi vive e ama questo mondo, l’invito è semplice: acquista con consapevolezza, cerca l’autenticità e partecipa al gioco senza perdere il contatto con la reale qualità del prodotto.
Fonte: Sky TG24
















