Qual è la vera missione di un team di sviluppo indipendente? Ce lo spiega in una intervista Alberto Belli, CEO di Gamera Interactive e creatore del platform cooperativo in pixel art: Unit 4.
Alberto Belli è un ex calciatore ed ex giornalista che ha raccontato a GameIndustry la sua esperienza nella creazione di una software house indipendente.
“Lo sviluppo dei giochi è tutto basato sulla sostenibilità“, ha dichiarato. “Abbiamo diversi progetti in mente che non sono dei sogni, ma cose su cui si può lavorare, basate su importanti analisi di mercato fatte in precedenza. Gli sviluppatori indipendenti soffrono di un approccio troppo entusiastico che spesso deriva da una totale mancanza di esperienza in come funziona l’industria e come far arrivare un prodotto sugli scaffali“.
“La missione di un team indie è di sopravvivere al suo primo gioco e avviare un business sostenibile a lungo termine per migliorare la qualità dei prodotti passo dopo passo. In Italia non c’è nessuno con le nostre abilità ed esperienza e non perchè stiamo lanciando l’idea di un nuovo studio. Creare una start-up è cosa facile. Ma realizzare uno studio di sviluppo di videogiochi non è cosa per tutti e noi abbiamo un percorso di esperienza personale che ci consente di essere tra i pochi in grado di farlo nel modo giusto“, ha continuato Belli.
Unit 4 è solamente un piccolo progetto con cui si vuol lanciare Gamera Interactive nel mercato, ma l’obiettivo è di lavorare su titoli decisamente più importanti con cicli di lavoro di 18-24 mesi, assieme a piccoli progetti collegati.
La visione d’insieme è tutta collegata al raggiungimento di un unico scopo, avere un piano progettuale, finanziario ed economico a lungo termine che non si conclude con l’uscita del titolo che stanno realizzando al momento.