League of Legends: rubato il codice sorgente. Chiesto riscatto milionario. Riot Games: “non pagheremo”

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Dopo essere stata vittima di un attacco hacker la scorsa settimana, come promesso su Twitter, Riot Games è tornata ad aggiornare i propri giocatori sugli esiti dell’attacco informatico. Non solo il ritardo di alcuni update, la software house ha rivelato come il codice sorgente di League of Legends sia stato rubato assieme a quello di Teamfight Tactics e a una piattaforma anti-cheat. Inoltre, il team dichiara di aver ricevuto anche una mail contenente una richiesta di riscatto per recuperare il materiale perso. L’azienda però afferma che non cederà ad alcuna minaccia.

L’annuncio di Riot Games su Twitter: “Come promesso, torniamo a darvi aggiornamenti sull’attacco informatico della scorsa settimana. Possiamo dire che il codice sorgente per League of Legends, Teamfight Tactics e una vecchia piattaforma anticheat sono stati rubati. Questo attacco potrebbe causare dei problemi in futuro ma la cosa più importante è la sicurezza dei giocatori. Assicuriamo che nessun loro dato, personale o di gioco, sia stato compromesso”.

L’attacco hacker potrebbe far trapelare dunque nuovi cheat per League of Legends e Teamfight Tactics oltre a nuove funzionalità in fase ancora di sperimentazione. Intanto Riot Games è a lavoro per risolvere la questione: “I nostri team di sicurezza e consulenti esterni continuano a valutare l’attacco e a controllare i nostri sistemi. Abbiamo informato le forze dell’ordine e collaboriamo attivamente con loro mentre indagano. In futuro pubblicheremo un rapporto completo e dettagliato sugli aggressori, le aree in cui la sicurezza di Riot ha fallito e le misure che stiamo adottando“.

Riot Games si sarebbe rifiutata di pagare oltre 10 milioni di dollari. Al diniego, ghli hacker avrebbero deciso di mettere i dati in loro possesso all’asta sul web. Non è comunque la prima volta che succede una cosa del genere. In passato CD Projekt RED fu vittima di un furto del codice sorgente di Cyberpunk 2077. Il caso più eclatante, quello che ha colpito Rockstar Games mesi fa. Gli hacker si sono impadroniti dei codici sorgente di GTA 5 e di diversi dati di GTA 6.

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Fonte: Twitter