Il bacio del vero amore
Differentemente dalle più famose versioni della storia, il gioco non cerca di mantenere né toni romantici né esageratamente cupi. Dimenticate streghe, battaglie e draghi e preparatevi a essere catapultati in un mondo fiabesco pieno di colore, vitalità, umorismo e buffi personaggi. Giunto nei pressi del castello, il protagonista dovrà infatti aiutare (e farsi aiutare) dalle varie creature del bosco per far sparire i rovi che si frappongono tra lui e la sua futura sposa. Il mix di classico e irriverente risulta particolarmente riuscito e piacevole.
Il gioco in sé non si discosta eccessivamente dai soliti stilemi delle avventure punta e clicca. Giunti all’HUB centrale, il nostro obiettivo sarà fin da subito quello di reperire e riutilizzare alcuni oggetti donati dagli abitanti locali, siano essi gnomi, tritoni, goblin o fate, per liberare il nostro cammino. Ovviamente, entrare in possesso di questi artefatti è più facile a dirsi che a farsi, considerato come ognuno dei proprietari abbia richieste, problemi e vizi precisi. Non aspettatevi quindi di giungere in pompa magna, annunciare la vostra regalità e tornare in fretta con l’ambito tesoro, perché le cose non saranno mai così facili.
Entrare nel mondo di Little Briar Rose, per chi ha masticato avventure fin dai tempi di Monkey Island (ma anche prima), significa praticamente sentirsi a casa. Si esplora, si raccolgono oggetti, si interagisce con tutto ciò che si ha davanti, si riutilizza i possedimenti in inventario e – soprattutto – si chiacchiera con ogni bestia magica che ci capita a tiro. Il dialogo è invero il vero fulcro del gioco, considerato come la maggior parte del tempo la passeremo proprio a pungolare amici e nemici, nel tentativo di strappar loro utili informazioni o proposte di scambio.
Il dialogo è invero il vero fulcro del gioco, considerato come la maggior parte del tempo la passeremo proprio a pungolare amici e nemici, nel tentativo di strappar loro utili informazioni o proposte di scambio.