Mario Kart World è senza dubbio la killer app per eccellenza di questo primo lancio di Nintendo Switch 2, tanto da essere venduto in bundle con la console (sicuramente più conveniente dei 90 euro chiesti per il gioco). In quanto killer app, il racing game Nintendo deve mostrare un effettivo salto generazionale che metta in risalto i muscoli di Switch 2, mossa da hardware Nvidia. Ma è davvero così? A questo quesito ci viene incontro Digital Foundry che, con un’analisi preliminare, ha esaminato quanto di nuovo (e non) c’è nel comparto tecnico di Mario Kart World.
Partendo proprio dal basso, Digital Foundry ha lamentato la presenza di un sistema di illuminazione old-gen. Sebbene il team sia sorpreso dalla resa dei riflessi acquatici, sembrerebbe non esserci alcun utilizzo di ray tracing, con alcune superfici che addirittura fanno uso di cube maps a bassa risoluzione. L’illuminazione è precalcolata e non c’è nemmeno un reale spostamento della luce (e delle ombre proiettate) in base all’orario, bensì un più semplice posizionamento basato sul periodo della giornata (mattino, mezzogiorno, tramonto e così via).
Infine, Digital Foundry lamenta la spartanità delle ambientazioni di gioco, caratterizzate da una mole poligonale abbastanza scarsa. Questo aspetto è però probabilmente legato alla volontà, da parte del team di sviluppo, di evitare un cambiamento di LOD aggressivo. La cosa è effettivamente riuscita, in quanto di cambiamenti di LOD visibili ad occhio nudo non ce ne sono e bisogna andare davvero a cercare con il lanternino per scovarli.
Come dicevamo, però, si parla di salto generazionale e quello effettivamente c’è. Mario Kart World offre, per la prima volta nella serie, gare da 24 giocatori in contesti open world, con un approccio simile a quanto visto con Forza Horizon. Anche la fisica dei kart è cambiata e questi ora sembrano essere un pelo più scivolosi, mentre elementi come il turbo impiegano più tempo per caricarsi. Il team ha però lamentato una certa mancanza di originalità nelle trasferte tra un percorso e l’altro, caratterizzate da rettilinei e curve ad ampio raggio che offrono davvero poco spazio all’immaginazione.
Graficamente, il gioco presenta texture con una risoluzione nettamente più alta, superfici più convincenti (in particolare il ghiaccio) e modelli dei personaggi non solo migliori, ma anche deformabili, un po’ come nel lontano Motor Toon Grand Prix di Polyphony Digital. Una scelta interessante e che rende il tutto ancora più cartoon. A sorprendere è stata poi l’acqua, la quale ha fatto un passo in avanti netto rispetto a quanto visto con Mario Kart 8.
Al momento Mario Kart World sembra dunque offrire ciò che ci si aspetta da un titolo di lancio Nintendo e promette enormi passi avanti rispetto alla sua precedente iterazione. Per un’analisi più approfondita dovremo però aspettare giugno e l’uscita della console e relative recensioni di Mario Kart World.
Fonte: Digital Foundry