Un grosso leak, denominato “BlueBleed”, ha colpito alcuni colossi dell’informatica come Google, Microsoft e Amazon. Secondo quanto riportato da SOCRadar, una piattaforma che si occupa di monitorare eventuali rischi informatici, le tre aziende sono rei di aver configurato erroneamente i propri cloud, andando dunque a intaccare la privacy di clienti e aziende in oltre 123 paesi.
La perdita di dati è stata consistente. Il leak ha infatti diffuso pubblicamente dettagli sulle strutture aziendali, listini prezzi, fatture, dettagli su eventuali progetti, numeri telefonici e nomi dei dipendenti, nonché anche diverse poste elettroniche e relative mail. La segnalazione, avvenuta il 24 settembre, riguarda solamente Microsoft ma la piattaforma SOCRadar afferma che anche Google e Amazon hanno subito lo stesso danno.
L’intervento di Microsoft si è dimostrato tempestivo, andando a chiudere la breccia in poche ore, nonostante l’ufficialità da parte dell’azienda sia arrivata solo un mese più tardi. Il colosso statunitense ha anche espresso più di una lamentela nei confronti della stessa SOCRadar, accusata di aver compromesso ulteriormente la privacy dei partner commerciali di Microsoft.
SOCRadar ha infatti messo a disposizione un tool di ricerca per verificare se tra i dati bucati ci fossero i propri, permettendo a chiunque di posare lo sguardo dove non avrebbe dovuto.
Ricordiamo che recentemente c’è stato un grosso leak anche riguardante Ferrari, con oltre 7GB di dati pubblicati e scaricabili online. Nulla di comparabile, però, ai grossi leak di NVIDIA che potrebbero aver anticipato con largo anticipo l’annuncio di diversi giochi. O ancora, all’enorme leak che ha coinvolto Rockstar Games e Grand Theft Auto 6.
Fonte: Kevin Beaumont