Un testa a testa che va avanti da oltre un decennio, ma che ha visto Cupertino quasi sempre in vantaggio su Redmond. Quasi perché Microsoft ha, in effetti, superato Apple qualche volta sottraendole lo scettro di società col più alto grado di capitalizzazione (valore complessivo delle azioni pubblicamente in circolazione). Nelle scorse ore, Wall Street ha registrato uno di questi casi: grazie a una crescita del valore complessivo delle azioni Microsoft e a una leggera flessione in quello delle azioni Apple, l’azienda fondata da Bill Gates ha superato quella messa in piedi da Steve Jobs e Steve Wozniack per pochi minuti. Oltre 2.900 miliardi di dollari il valore dei produttori di Xbox e Windows. Poco dopo, i proprietari di iPhone e Mac hanno reclamato il loro posto in vetta a questa singolare classifica.
Microsoft: valore in crescita. Merito anche di Activision Blizzard?
Il valore delle azioni emesse da Redmond, dicevamo, ha registrato una crescita. In realtà si tratta di un trend che stando agli esperti va avanti da oltre un anno. L’idea è dunque che parte della responsabilità sia imputabile a una serie di mosse azzeccate da parte della società. Fanno certamente testo le mosse in campo gaming. La sezione Xbox, guidata dal tridente Phil Spencer – Sarah Bond – Matt Booty, ha messo a segno una serie di colpi interessanti. L’acquisizione di Zenimax Media (che ha portato in dote Bethesda) è stata certamente una spinta considerevole.
La lotta per Activision Blizzard King, combattuta davanti a tutte le sedi antitrust (l’acquisizione è costata quasi 70 miliardi alle tasche di Brad Smith col beneplacito di Satya Nadella) si è conclusa con la vittoria di Microsoft in tribunale nonostante le proteste dei competitor: Sony in testa. L’investimento, prevede l’azienda di Redmond, comincerà a fruttare quasi da subito ben 7 miliardi di dollari.
In campo tecnologico poi, Microsoft ha investito parecchio sull’intelligenza artificiale. Dopo aver dato il benservito all’assistente Cortana, l’azienda ha presentato Copilot. una serie di collaborazioni con i grandi marchi della telefonia mobile (esclusa Apple, ovviamente) permetterà all’IA di arrivare anche su smartphone.