OpenAI ha svelato il suo modello di linguaggio di nuova generazione, GPT-4. Nonostante sia stato annunciato solo ieri 14 marzo, è emerso come Microsoft stia già adoperando da settimane tale modello per la propria versione di Microsoft Bing, che ricordiamo fare uso di Intelligenza Artificiale per aiutare gli utenti nel processo di ricerca.
A confermare l’uso di GPT-4 è Ysuf Mehdi, Head of Consumer Marketing per Microsoft. “Siamo felici di confermare che il nuovo Bing sta girando su GPT-4, personalizzato per le ricerche”, ha affermato Mehdi. “Se hai usato il nuovo Bing in anteprima e nelle ultime sei settimane, allora hai avuto già un assaggio della potenza dell’ultimo modello di Open AI”. Il nuovo chatbot di Microsoft Bing riesce a suggerire e mostrare ciò che stiamo cercando in un metodo alternativo e diverso dalla classica pagina bianca con i vari link.
L’intento di Microsoft è quello di dare la sensazione che il tutto appaia più come una conversazione, piuttosto che una semplice ricerca. Il nuovo modello di Microsoft, Prometheus, farà dunque uso di GPT-4 e di tutti i miglioramenti futuri in sviluppo da OpenAI. Con questa notizia, è giunta anche conferma da parte di Jordi Ribas (Bing CVP) che che gli utenti avranno ora 15 turni per sessione, e un massimo di 150 turni giornalieri.
Non è comunque la prima volta che le due aziende collaborino per un progetto di Microsoft. Nel 2020, infatti, fu annunciata una collaborazione tra Microsoft e OpenAI col fine di sfruttare l’Intelligenza Artificiale per evolvere le trame nei videogiochi open world.
Così come Microsoft, anche da Google giungono novità sul fronte della AI. Google ha infatti annunciato alcune feature per Gmail, Docs e molto altro che faranno uso di Intelligenza Artificiale. Quest’ultima sarà basata sul modello di linguaggio di Google, PaLM, mentre il chatbot dell’azienda americana deve ancora fare il suo debutto. Il suo nome, ricordiamo, sarà “Bard”.
Fonte: The Verge