L’acquisizione da parte di Microsoft di Activison Blizzard nella giornata di ieri, ha sicuramente scosso l’intero panorama videoludico, e con esso anche la borsa ha reagito, facendo segnare un’impennata per le azioni di quest’ultima che hanno riscontrato un incremento del +28% ma nel rovescio della medaglia, si denota un calo delle azioni della diretta concorrenza, in particolar modo Sony che ha registrato un -13%, un dato che non si vedeva di questa entità dal 2008, per la compagnia nipponica.
Questo ovviamente non vuol dire che per Sony sia una disfatta, ma è un segnale forte che il mercato ha fatto sentire il contraccolpo di questa manovra tanto grande quanto imprevedibile, ma del resto abbiamo già assistito poco più di un anno fa, a come Microsoft abbia inglobato al suo interno il gruppo Zenimax al cui interno vi sono studi di pregio come Bethesda.
Chiaro come Microsoft stia guidando queste acquisizioni per accrescere il valore del proprio Game Pass che sia su console Xbox Series X e S, Xbox One e PC, offre un vasto parco titoli con molte esclusive disponibili già dal day one, senza contare l’importante impatto dell’xCloud, che permette di fruire praticamente da qualunque dispositivo compatibile, fisso e mobile del vasto parco titoli del Game Pass.
La politica del Game Pass è molto diversa da quella portata avanti da Sony che punta maggiormente su titoli esclusivi prodotti dai propri studios interni o da alcuni di terze parti, tanto che nel prossimo futuro potremo probabilmente assistere ad un assestamento delle varie aree di competenza nel mercato videoludico portate avanti dalle due compagnie, e del resto vista la velocità di movimento del mercato i titoli di Sony potrebbero riacquistare valore a breve.
Per il resto, sembra che anche Sony stia lavorando ad una sua personale versione del Game Pass chiamata Spartacus, di cui ovviamente ancora non si hanno informazioni in merito, ma che potrebbe nel prossimo futuro rivelarci sempre più ancor nuovi panorami nel mondo videoludico.
E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.
Fonte: Bloomberg