Era stato anticipato nei giorni scorsi, ma il responso definitivo è arrivato oggi: la Competition and Market Authority del Regno Unito, uno degli enti che più ha voluto approfondire l’affaire Activision, alla fine ha approvato le proposte fatte da Microsoft. Per CMA si può concludere ma a una condizione: la gestione del catalogo per ciò che concerne il cloud deve essere ceduta a un’azienda terza. Microsoft ha individuato Ubisoft come candidata ideale. Tra le altre limitazioni, ovviamente, CMA ha posto che la società di Redmond non acquisisca né partecipi in alcun modo al capitale dei francesi in modo da tutelarne l’autonomia.
Questo per almeno i prossimi 10 anni. Un accordo così ratificato, dice CMA, soddisfa l’esigenza di tutela della competizione nel mercato non sbilanciando tutto a favore di Microsoft. La palla adesso passa a FTC negli USA dove il dibattito è ancora in corso. Possibile che la decisione di CMA rassicuri i giudici statunitensi. Intanto un nuovo sì è arrivato da Taiwan.
Tornando all’oggetto dell’articolo, CMA si pone anche come organo di vigilanza sulla situazione e si riserva il diritto di intervenire qualora le disposizioni non vengano messe in atto.