Microsoft e Activision: si può fare, per il tribunale USA che ha sentito anche FTC

La corte di San Francisco, dopo aver sentito le varie testimonianze, afferma di non trovare motivo di impedire l'acquisizione.

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Ci sono ancora diversi passaggi e l’ultima parola è ancora ben lontana dall’essere detta. Ma oggi si chiude un capitolo importante per Microsoft ancora impegnata sulla strada che porta ad Activsion. Secondo la corte di San Francisco – presieduta dalla giudice Jacqueline Scott Corley – non ci sono motivi per impedire all’azienda di Redmond di portare a compimento gli accordi presi con Activision. Le motivazioni della sentenza sono arrivate in un lungo documento (53 pagine, redatte per essere messe a disposizione del pubblico).

Già estrema soddisfazione arriva da parte di Phil Spencer e Brad Smith. I due esponenti di spicco rispettivamente di Xbox e Microsoft stanno già lanciando i primi Tweet dichiarandosi “felici di poter mettere la parola fine alla vicenda”. Sempre su Twitter, a commentare la vicenda è il profilo di analisti Florian Mueller che sta passando al setaccio il documento presentato da Scott Corley.

Mancano ancora, ovviamente, le decisioni da parte di CAT (cui Microsoft ha presentato appello dopo la decisione del CMA UK). Allo stesso modo, anche FTC potrà appellarsi alla decisione di Scott Corley – con probabilmente documenti già pronti – ma i tempi per farlo sono davvero stretti. Microsoft e Activision hanno fissato al 18 luglio 2023 la data della scadenza per la proposta di acquisizione, una data superata la quale l’azienda di Redmond sarebbe costretta a pagare una penale che dubitiamo Satya Nadella sarebbe felice di sborsare. Non adesso comunque.

FONTETribunale USA