MindsEye, fallimento totale: Build A Rocket Boy avvia i licenziamenti nel Regno Unito

MindsEye

Build A Rocket Boy, lo studio con sede a Edimburgo guidato dal veterano di Grand Theft Auto, Leslie Benzies, ha iniziato una procedura di licenziamento collettivo dopo il disastroso lancio di MindsEye. Circa 300 dipendenti nel Regno Unito hanno ricevuto email con avviso di possibile esubero, secondo quanto riportato da fonti interne di IGN.

Le email non hanno coinvolto solo lo studio principale: anche i team di PlayFusion, acquisita da BARB alla fine del 2024, sono stati colpiti. PlayFusion, attualmente al lavoro su un frenetico sparatutto in prima persona chiamato Ascendant, era previsto in uscita per quest’anno. Il CEO di PlayFusion, Mark Gerhard, è diventato co-CEO di Build A Rocket Boy in seguito all’acquisizione.

Una crisi annunciata: partono i 45 giorni di consultazione

Il 23 giugno è partita la classica procedura di consultazione prevista dalla legge britannica per i licenziamenti collettivi (più di 100 esuberi in meno di 90 giorni). Build A Rocket Boy impiega attualmente circa 300 persone nel Regno Unito e 200 all’estero.

In un comunicato, il team ha giustificato i tagli con la necessità di “focalizzarsi sugli aggiornamenti e sull’ottimizzazione delle performance di MindsEye, garantendo al contempo il successo a lungo termine degli obiettivi futuri dello studio”. Solita storia, insomma.

MindsEye: da grande ambizione a grande flop

MindsEye, inizialmente pensato come componente narrativa della piattaforma Everywhere, è stato poi trasformato in un gioco standalone. Ma la sua uscita si è rivelata un fallimento su tutta la linea: glitch, problemi di performance, intelligenza artificiale instabile e feedback negativo da parte della community. Anche Alex Hernandez, interprete del protagonista, si è schierato coi giocatori.

Subito dopo il lancio, BARB si è detta “affranta” per i problemi riscontrati dai giocatori e ha promesso aggiornamenti correttivi. Alcuni di questi sono già stati pubblicati, ma ciò non ha impedito la cancellazione di streaming sponsorizzati e la diffusione di richieste di rimborso, anche su PlayStation — piattaforma notoriamente restia a concederli.

I numeri parlano chiaro: flop anche su Steam

Su Steam, MindsEye ha raggiunto un picco massimo di 3.302 giocatori contemporanei al lancio. Ma già 24 ore dopo, il numero era sceso a 46. Al momento della stesura di questo articolo, solo 23 persone erano attive sul gioco. La valutazione complessiva su Steam? “Per lo più negativa”.

Benzies rompe il silenzio: “Colpa dei sabotatori”

Dopo settimane di silenzio, il fondatore Leslie Benzies ha parlato con lo staff in una breve videochiamata. Secondo due fonti presenti, ha attribuito le difficoltà di MindsEye e dello studio a “sabotatori interni ed esterni”, affermando che BARB “si riprenderà e rilancerà il gioco.”

Dichiarazioni simili erano già state fatte da Mark Gerhard prima del lancio. Il co-CEO aveva suggerito l’esistenza di una “campagna coordinata per affossare lo studio”, sostenendo che spam bot e utenti pagati stessero pubblicando recensioni negative. Accuse poi smentite dal CEO di IO Interactive, sviluppatore della serie Hitman.

Un possibile riscatto? BARB ci crede, ma il tempo stringe

Secondo le fonti interne, dentro BARB c’è ancora la volontà di trasformare MindsEye in un successo post-lancio. Ma con una roadmap piena di promesse — incluso un atteso multiplayer — e una squadra in crisi, non è chiaro se lo studio riuscirà a rispettare le scadenze.

Nel frattempo, BARB ha pubblicato il terzo aggiornamento post-lancio su console, con la versione PC in arrivo. “Abbiamo guardato centinaia di ore di gameplay e letto i feedback dei giocatori per intervenire sui problemi più urgenti e migliorare l’esperienza su console”, ha spiegato il team.

Fonte: IGN

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