Secondo uno studio effettuato dalla Anti-Defamation League, nel 2021 sono aumentati i casi di razzismo nei giochi online competitivi come Valorant e Rocket League.
Per raccogliere qeusti dati, è stato analizzato un campione di 2.200 giocatori statunitensi fino ad una età di 45 anni e che giocano esclusivamente a titoli multiplayer online. Circa 550 di questi hanno tra i 13 e i 17 anni. Nonostante il 99% dei partecipanti affermi di aver avuto esperienze sociali positive giocando online, ci sono stati alcuni casi in cui sono state riportate gravi discriminazioni a sfondo razziale.
Tra gli intervistati, l’83% degli adulti e il 60% degli adolescenti hanno affermato di aver ricevuto un qualche tipo di molestia durante le sessioni di gioco online negli ultimi 6 mesi.
La forma più comune di molestia è quella di genere e verso le donne, un dato in continuità con il sondaggio fatto lo scorso anno dalla ADL. Tuttavia ciò che preoccupa è che la percentuale di donne che affermano di essere state molestate è passata dal 41% dello scorso anno al 49% del 2021. Le altre forme di molestie più diffuse sono quelle razziali verso i giocatori di colore (42% quest’anno contro il 31% del 2020) e asiatici (38% contro il 26% del 2020)
La classifica dei videogiochi nei quali è stata riscontrata la presenza di queste discriminazioni vede al primo posto Valorant (79%) e Rocket League(78%). Minecraft è uno deio giochi meno segnalati, ma si erge comunque a un preoccupante 46%. La percentuale di persone che afferma di aver smesso di giocare a un determinato gioco per via di atteggiamenti tossici da parte degli altri giocatori è del 27%, contro il 22% dello scorso anno. Altro dato preoccupante è l’aumento dei casi di doxing al 22%, e quello dei casi di swatting al 20%.
E voi, cosa ne pensate? Avete subito discriminazioni durante il gioco online? Fatecelo sapere in un commento!
Fonte: Gamesindustry