Hands on
Durante questa prima presa di contatto con il nuovo capitolo di MXGP abbiamo potuto provare una gara singola, in modalità Grand Prix, su una sola pista, il crossodromo di Pietramurata in trentino. Scegliendo unicamente tra uno dei piloti ufficiali MXGP. Quindi senza poter sperimentare la personalizzazione e senza soprattutto poter impostare il livello di difficoltà dell’IA e gli aiuti alla guida. Si poteva correre solo su pista asciutta o bagnata. Senza quindi variazioni climatiche dinamiche, almeno per questa demo. La gara era di 3 giri, con possibilità poi di osservarne il replay. Il tutto girava su piattaforma PC. Tenuto conto di tutte queste limitazioni del codice prelinare, abbiamo impugnato il pad gettandoci nella mischia!
Prime considerazioni: al di là di un comparto tecnico di eccellente fattura, il fiore all’occhiello di MXGP3 è il sistema di deformazione del terreno. Al primo giro la pista è quasi facile. Le traiettorie sono pulite e il comportamento della moto è prevedibile. Certo, a patto di essere in testa al gruppo! Ad esser dietro la storia già cambia, perché vedrete le moto davanti a voi scavare profondi solchi nel terreno, che cambieranno in modo drastico la guidabilità della vostra moto. Finirete all’interno di veri e propri binari che vi condizioneranno e impediranno di pennellare traiettorie ideali. Con l’avanzare dei giri tutto questo verrà esasperato, proprio come nella realtà. La pista si deteriorerà sempre di più. Sarà sempre più scavata e quindi diventerà molto più difficile riuscire ad interpretarla al meglio essendo veloci. Potrebbe capitarvi di essere in testa al primo giro e poi perdere progressivamente terreno nei successivi, lottando per controllare la moto.
il fiore all’occhiello di MXGP3 è il sistema di deformazione del terreno.
Girando sul bagnato il comportamento cambierà ancora. E il terreno più soffice farà sì che la deformazione del terreno vada a incidere un po’ meno sul comportamento della moto. Ma chiaramente la presa delle gomme sarà inferiore e quindi anche la trazione in accelerazione o l’aderenza in frenata. E dovrete tenerne conto!
Quando vi troverete spalla a spalla con gli altri piloti scoprirete quanto aggressiva e realistica sia l’IA avversaria. Vi sfiderà e affiancherà in curva e sul dritto. Salterete spalla a spalla, quasi spintonandovi. Sbaglierà pure lei, andando lunga in una frenata o interpretando male un salto. Non avrete mai la sensazione che sia solo… un IA.
A proposito di andar lunghi… nei primi giri con MXGP sulla pista di Pietramurata ci siamo trovati spesso a sbagliare le frenate. Perché il nuovo engine fisico è particolarmente accurato nel riprodurre il comportamento della moto. Arrivando da una lunga discesa dovrete tener conto di spazi di frenata più lunghi, dovuti anche alla pendenza. E anticipare la frenata. Mentre in salita potrete indugiare spingendovi più sotto curva. Qui il rischio sarà l’esatto opposto, ossia anticipare troppo la frenata!