Naughty Dog è già al lavoro su un nuovo progetto, e la conferma è arrivata giorni fa niente di meno che da Neil Druckmann, Game Director e vice-presidente della software house. La natura del prossimo progetto è al momento ignota, se non per alcuni punti cardine, ma alcuni indizi riconfermerebbero l’ipotesi che il team sia al lavoro su un titolo di stampo prettamente fantasy.
Hyoung Nam, Senior Concept Artist di Naughty Dog, ha infatti pubblicato, (ad onor del vero, ben 2 mesi fa) degli artwork meravigliosi. Questi artwork sono però spuntati solo ultimamnete, ma si caratterizzano per una cosa in particolare: l’estetica degli stessi.
Naughty Dog ci ha infatti abituato a contesti totalmente diversi. Sia The Last of Us che Uncharted sono infatti giochi ambientati in periodo contemporaneo (o in un futuro vicino e post-apocalittico), mentre questi disegni sprizzano invece la parola fantasy da ogni pixel.
È possibile notare una donna in abiti da guerra (o caccia?) impugnare una spada in un bosco, con tanto di drago annesso, sconfitto dall’avventuriera, nota con il semplice nome di “Dragon Slayer”. Questo, però, non è l’unico artwork esistente, dal momento che è possibile notare anche un’altra donna, questa volta in indumenti più leggeri. Infine, è possibile notare un artwork di quella che sembrerebbe essere uno sciamano.
Certo, questi disegni in se potrebbero dire ben poco, se non fosse che proprio Hyoung Nam stuzzica gli spettatori con un “Ispirato da un gioco nuovo. Sapete benissimo di cosa sto parlando”. Una frase che lascia ben pochi dubbi sulla natura del progetto, a meno che Nam non voglia giocare con l’hype.
Nel frattempo, Druckmann ha affermato di voler lavorare anche a qualcosa di collegato a fumetti, manga e anime. Il Game Director ha infatti confessato che adorerebbe lavorare a un titolo sul personaggio di The Punisher, ultimamente tornato alla ribalta grazie alla bellissima serie Netflix. Ma non solo, nel suo mirino ci sarebbe anche un certo capolavoro dell’animazione giapponese noto al mondo come Cowboy Bebop e… beh, non c’è altro da aggiungere.
Fonte: ArtStation