In una lettera aperta indirizzata ai produttori di Oculus Rift, il senatore democratico del Minnesota Al Franken ha espresso la propria preoccupazione in merito alle norme sulla privacy legate all’utilizzo del dispositivo VR. In particolare, il politico statunitense ha sollevato pressanti interrogativi sui termini che prevedono la possibilità per il visore di conservare e condividere con terze parti i dati relativi alla posizione dell’utente.
“La creazione di un’immersiva esperienza in realtà virtuale è sicuramente emozionante, ma è importante capire l’effettivo valore delle informazioni personali che Oculus Rift potrebbe raccogliere, compresi i dati di localizzazione e la loro condivisione con terze parti”.
Gli sviluppatori non hanno rilasciato alcuna dichiarazione pubblica, ma si sono comunque mobilitati attraverso un comunicato ufficiale: “Il nostro obiettivo è quello di far vivere alle persone la migliore esperienza VR in assoluto e per farlo abbiamo bisogno di capire come viene usato il nostro prodotto. L’informativa sulla privacy di Oculus Rift è stata redatta affinché risultasse molto chiara. I nostri utenti conoscono in che modo riceviamo o raccogliamo informazioni e come possiamo utilizzarle”.
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Fonte: SegmentNext