Diciamolo chiaramente: a chi non scende una goccia di sudore freddo lungo la schiena quando vede un picchiaduro riproposto sugli scaffali con nomi altisonanti a corredo del titolo? Molto spesso capita che un gioco di questo genere riceva più pubblicazioni nel corso della sua “vita” a titolo di aggiornamento, e quando ciò accade si spera sempre che l’update valga qualcosa in termini di contenuti. Fortunatamente, nonostante il nome sospetto, Persona 4 Arena Ultimax non è il “temuto” upgrade imbellettato del precedente Persona 4 Arena, ma un gioco completamente nuovo. Anzi precisiamo, in realtà non stravolge nulla rispetto al predecessore in termini di meccaniche, ma riesce comunque a offrire consistenti e piacevoli aggiunte che lo rendono un acquisto consigliato anche per coloro che hanno già giocato il capitolo originale.
Per quanto non siano stati fatti stravolgimenti rispetto a quanto già visto con il primo Arena, il titolo resta comunque molto bello da vedere e da ascoltare.
La storia di questo Ultimax è direttamente dipendente da quella del primo Arena, e in linea generale richiede una certa conoscenza dei giochi a cui si ispira per essere compresa e apprezzata in pieno. In tutta onestà, per quanto possa essere ammirevole l’intento di inserire una storia articolata in un picchiaduro, non ci si può aspettare una trama al pari di quella dei giochi di ruolo originali, e fare un paragone diretto con questi sarebbe davvero impietoso. Purtroppo, Ultimax perde un po’ anche se confrontato con il suo diretto predecessore, ma visto che lo scopo principale del gioco è quello di far menare la mani, ci si può passare sopra con relativa facilità, ma di questo aspetto vagamente controverso ne parleremo più avanti.
Fortunatamente, nonostante il nome sospetto, Persona 4 Arena Ultimax non è il “temuto” upgrade imbellettato del precedente Persona 4 Arena, ma un gioco completamente nuovo.
In ogni caso, è bene ribadirlo, se pensate di stare di fronte a un picchiaduro raffazzonato tanto per sfruttare l’immagine del franchise a cui si ispira vi state sbagliando. Nonostante le origini illustri, il prodotto finale si riconferma profondo e ispirato, adatto sia ai neofiti sia agli esperti del genere; il sistema di gioco, infatti, prevede alcune impostazioni per rendere meno traumatici i primi approcci, ma allo stesso tempo riesce a premiare tutti coloro che riescono a padroneggiare i comandi e le meccaniche più avanzate. Al di là dei classici colpi caratteristici dei fighting game, Ultimax (così come Arena) prevede l’utilizzo delle evocazioni, le Personae. Oltretutto, sempre per tenere fede alle origini “ruolistiche” del titolo, alcuni colpi riescono a infliggere status alterati come l’avvelenamento e lo stun.
Queste variazioni sul genere contribuiscono a creare delle strategie di gioco complesse e variegate, quindi, come già detto, i fan dei picchiaduro in generale troveranno certamente di che divertirsi.
Venendo alle novità vere e proprie, nel roster troviamo alcune new entry riprese dai giochi originali di Persona 3 e 4, più un personaggio completamente nuovo, Sho. In realtà i personaggi nuovi sono due, visto che di Sho sono disponibili due versioni distinte, una in grado di evocare la sua Persona e l’altra priva di questa abilità. Inoltre, la maggior parte dei personaggi del cast ha ricevuto una propria versione “Shadow”, che richiede strategie di gioco diverse dalla controparte originale per essere utilizzata al meglio.
Persona 4 Arena Ultimax si riconferma come un fighting game solido e profondo, in grado di offrire anche un buon numero di contenuti per giustificare l’upgrade a chi ha già spolpato il capitolo originale.
In un certo senso queste versioni sono più indicate per giocatori esperti, visto che sacrificano energia per eseguire combo di norma non fattibili.
Per quanto riguarda le modalità di gioco, oltre alla Story Mode e alle altre tipiche dei fighting game troviamo la nuova Golden Arena Mode. Questa modalità prende profonda ispirazione dai giochi di ruolo, in quanto consente al personaggio scelto di affrontare in successione una serie di battaglie, salire di livello e ottenere abilità extra da usare negli scontri; nel complesso si tratta di una piacevole aggiunta a un pacchetto già di per sé solido e completo.
Queste variazioni sul genere contribuiscono a creare delle strategie di gioco complesse e variegate, quindi, come già detto, i fan dei picchiaduro in generale troveranno certamente di che divertirsi.
Anche dal punto di vista puramente estetico nulla da dire: per quanto non siano stati fatti stravolgimenti rispetto a quanto già visto con il primo Arena, il titolo resta comunque molto bello da vedere e da ascoltare. Purtroppo, nonostante gli elogi fatti finora non si può dire che Ultimax sia esente da difetti. Dicevamo poco più sopra della storia. Sebbene si sia detto che in un picchiaduro la narrazione passa per forza di cose in secondo piano, è anche vero che il gioco durante la Story Mode pone molta più enfasi su quest’ultima che sui combattimenti, tanto che per chi fosse interessato soltanto a seguire la vicenda esiste la possibilità di “skippare” i combattimenti per godersi i dialoghi tra i personaggi. Per quanto si tratti di un’opzione più che benvenuta, mette a nudo qualche incertezza narrativa che forse si sarebbe potuto limare, in particolare ciò che riguarda il nuovo personaggio presentato in questo capitolo.
In conclusione, come già ribadito più volte, Persona 4 Arena Ultimax si riconferma come un fighting game solido e profondo, in grado di offrire anche un buon numero di contenuti per giustificare l’upgrade a chi ha già spolpato il capitolo originale. Consigliato, paradossalmente, più agli amanti del genere che ai fan della saga che lo ispira.
Ultimo aggiornamento 2023-04-26 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API