Un titolo da giocare in quinta persona.
La saga dei Persona creata da Atlus è una serie di JRPG che gode di un’enorme fama in madre patria, tanto da contendersi il titolo di gioco più atteso dai lettori di Famitsu con videogame quali Final Fantasy XV e Dragon Quest XI, due mostri sacri dei giochi di ruolo giapponesi. La serie, nata come spin off dei Megami Tensei, è divenuta piuttosto popolare anche in Occidente, soprattutto a partire dal terzo capitolo. La serie è contraddistinta da un gameplay che, pur rispettando le meccaniche classiche del genere JRPG, vi aggiunge una certa originalità (si veda ad esempio l’utilizzo dei Persona, manifestazioni della psiche umana spesso ispirate dagli dei della mitologia nipponica); caratteristici sono poi i Social Link, attraverso cui poter approfondire i rapporti con un personaggio in uno stile simile alle Visual Novel. I temi trattati, inoltre, analizzano aspetti profondi della società; in particolare, ricorrente è l’analisi della psiche umana con rimandi anche ai lavori di Carl Gustav Jung. Ovviamente, anche questo quinto capitolo non si discosta dai canoni della serie ma, anzi, sembra volerli ampliare. Invitati negli uffici di Koch Media, abbiamo potuto provare il gioco per circa un’ora, iniziando così a farci un’idea di quella che sarà la versione completa.