Credete che PlayStation 5 e Xbox Series X non abbiano mostrato il massimo della loro potenza? Secondo alcuni esperti la colpa è da attribuire a PlayStation 4 e Xbox One. Le precedenti iterazioni delle console Sony e Microsoft starebbero influendo negativamente sullo sviluppo dei giochi next-gen.
In altri termini, pensare di sviluppare titoli per entrambe le generazioni costringerebbe i developer all’appiattimento verso il basso della qualità generale. Un livellamento al ribasso che toccherebbe con maggior vigore i titoli Tripla A come Cyberpunk 2077 o Assassin’s Creed Valhalla (giusto per fare due esempi). Giochi costretti a rinunciare a parte della loro potenzialità espressiva per poter entrare a forza dentro hardware che hanno oramai dato quasi tutto quel che potevano.
A sostenere tali tesi, già emerse nel corso degli ultimi mesi, sono sempre più firme autorevoli o quasi del mondo videoludico. Ultima voce aggregatasi al coro, quella di Ryan McCaffrey, personalità in vista di IGN. McCaffrey ha espresso il suo pensiero tramite il suo profilo twitter.
Dello stesso avviso anche l’insider del forum ResetEra Shinobi che, nel rispondere al tweet di McCaffrey, ha sintetizzato il sentire comune dei developer. Secondo l’insider i titoli cross-gen non possono non tenere conto delle caratteristiche tecniche “limitate” di Xbox One e PlayStation 4. Questo si traduce in una minore qualità generale su PlayStation 5 e Xbox Series X.
Il redattore di IGN e l’insider di ResetEra non sono gli unici ad essere convinti che PlayStation 5 e Xbox Series X siano rallentate dalle sorelle minori, trascinate per la mano negli ultimi sprazzi del loro ciclo vitale. Come loro, anche John Linneman di Digital Foundry. Linneman alcuni giorni addietro ha affermato che lavorare ancora su hardware vetusti come quelli di PlayStation 4 e Xbox One possa sì aumentare la pletora di potenziali clienti ma che, al tempo stesso, possa essere traducibile come un disservizio nei confronti dell’utenza.
In effetti la tesi non sembra nemmeno campata per aria. A giudicare dagli ultimi eventi di presentazione si percepisce che qualcosa non quadri e che molti dei titoli pensati per muoversi su tutte e quattro le console non diano la sensazione di sbalordimento che ci si aspetterebbe ad ogni nuova generazione console.
In effetti il concetto, espresso in questi termini, può anche apparire scontato. Grattando appena sotto la superficie delle dichiarazioni il rischio è quello di incazzarsi anche. Pensare di realizzare un titolo cross-gen per PlayStation 5 e Xbox Series X significa comprendere tutti i modelli della generazione precedente. Quindi l’appiattimento non sarebbe verso PS4 Pro e Xbox One X ma verso One S e PS4 slim. Il salto all’indietro è maggiormente marcato.
Per quanto riguarda il mondo Xbox, Microsoft aveva provveduto a frenare queste voci già diverse settimane fa. Secondo i vertici di Redmond, i giochi per Xbox Series X da far girare anche su One non avrebbero sofferto di alcun tipo di problema. Lo stesso Phil Spencer aveva affermato che Xbox One avrebbe continuato a ricevere giochi per almeno un paio di anni dopo l’uscita di Series X.
Leggermente diverso l’approccio di Sony riguardo PlayStation 5. Sullo stesso tema i giapponesi hanno ammesso che la loro prossima console sia troppo avanti rispetto a PlayStation 4. A rompere gli indugi era stato Eric Lempel durante l’hands-on di Geoff Keighley su Dual Sense. Sony ha dovuto così ammettere che i titoli cross-gen sarebbero stati limitati al minimo per spingere fin da subito sulla potenza di PlayStation 5.
In queste dichiarazioni insomma si riassume la filosofia delle due compagnie. Mentre Microsoft tende sempre più alla creazione di un ecosistema accogliente per i videogiocatori “storici” e quelli dell’ultima ora, dall’altro Sony investe nella nuova “star” di casa PlayStation.
In tutto ciò, cosa ne pensate di tali dichiarazioni? Vi trovate d’accordo con quanto affermato dagli addetti ai lavori o siete convinti che ci sia ancora bisogno di un po’ di rodaggio per PlayStation 5 e Xbox Series X?
Fonte: WCCFTech