Come sapete PlayStation ha deciso di annullare l’evento di presentazione dedicato ai giochi PS5, previsto per questo giovedì 4 giugno. Il rinvio a data di destinarsi è dovuto al triste momento storico che stanno vivendo gli USA, con proteste violentissime in tutto il paese in seguito alla morte di George Floyd, avvenuta a Minneapolis per asfissia a causa della compressione del collo da parte di uno degli agenti di polizia che lo aveva fermato per un controllo (come l’autopsia ha poi confermato). Un episodio che ha riportato d’attualità il tema dell’intolleranza e del razzismo, negli USA, nei confronti soprattutto delle persone di colore, visto che George apparteneva alla comunità Nera d’America. Un problema particolarmente sentito ma mai risolto, neppure in un paese che dovrebbe invece porsi a esempio come baluardo di democrazia.
“Abbiamo deciso di rimandare l’evento PlayStation 5 fissato per il 4 giugno”, si legge in un tweet fissato in cima al profilo Twitter ufficiale di PlayStation. “Sappiamo che giocatori di ogni parte del mondo sono eccitati all’idea di vedere i giochi PlayStation 5, ma pensiamo non sia il momento adatto per festeggiare e quindi abbiamo deciso di fare un passo indietro, per permettere a voci più importanti di essere ascoltate”.
Questo annuncio fa seguito a un’altra dichiarazione, ancora più netta, che di seguito vi linkiamo e traduciamo. “Noi denunciamo” scrive PlayStation “il razzismo sistemico la violenza contro la comunità Nera. Continueremo a lavorare per un futuro segnato dall’empatia e dall’inclusione e ci schieriamo dalla parte dei nostri creatori, giocatori, impiegati, famiglie e amici di colore“. Firmando poi con hashtag “leViteNereContano”.
Un messaggio duro, diretto, ma in questa parentesi storica giusto. E soprattutto necessario.
Le ha fatto eco poco dopo Xbox, riprendendo il tweet e dichiarando “We stand together“, ovvero “Siamo uniti, ci siamo pure noi al vostro fianco in questa battaglia“. Dimostrando dunque di condividere gli stessi valori della rivale.
Un grande esempio, quello che ci hanno dato PlayStation e Xbox, di vicinanza e di empatia, contro ogni divisione. Che dovrebbe essere di grande insegnamento per tutti a prescindere, ma in particolare per tutti quegli “sventolatori di bandiere” della community gaming che al solo nominare l’uno o l’altro brand, non perdono mai occasione di farsi la guerra. La passione per il gaming dovrebbe unire e MAI dividere. Ricordatelo sempre!