Nel 2020, Sony aveva brevettato un sistema per permettere agli spettatori e ai partecipanti di una live di rimuovere giocatori precisi da un match online. Ieri, la United States Patent and Trademark Office ha approvato il brevetto. Oltre alla possibilità di rimuovere dalla partita i giocatori ritenuti non all’altezza, permetterebbe persino di pagare per allontanare utenti precisi. Con Sony che ha brevettato un sistema proprietario di tornei online solo quest’anno, e con l’EVO ormai in saccoccia, è palese che la società di PlayStation stia puntando sempre più su un’organizzazione professionale – e professionistica – del multigiocatore competitivo. Chiaramente, un brevetto approvato non significa affatto che Sony stia per implementare al 100% un sistema simile, ma solo che vuole accaparrarsi l’esclusività dell’idea nel caso ne trovi mai una utilità.
Nel documento, possiamo vedere come Sony, la società di PlayStation, abbia studiato un sistema di votazione per rimuovere un giocatore da un match ancora in corso. Il giocatore in questione, tra l’altro, non avrebbe possibilità di difendersi dalla decisione del pubblico, e si ritroverebbe riassegnato a un’altra partita senza poter controbattere. Per evitare che il pubblico abusi di questo potere, sarebbe comunque richiesta una votazione di maggioranza. Chiaramente, come possiamo leggere anche all’interno del brevetto, l’obiettivo sarebbe quello di rimuovere partecipanti tossici da partite di alto livello. Nonostante ciò, si parla addirittura di poter pagare una cifra non ben definita per rimuovere qualcuno con la forza. Come ogni grande potere, questo sistema implicherebbe già grandissime responsabilità. Non sappiamo se mai diventerà realtà, né se verrà mai usato a dovere. Restiamo curiosi, speranzosi nel fatto che cambiamenti del genere possano solo migliorare un ambiente online che ormai sempre più richiede una pulizia da cima a fondo.
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Fonte: Kotaku