Quasi 300 pagine di carte, numeri, nomi, date. Pesa quasi 45MB il file caricato su SEGA Retro dall’utente Black Squirrel. Documenti datati 1996 e firmati da, pare, Tom Kalinske CEO di SEGA of America in quel periodo. Nei documenti, Kalinske descrive la situazione finanziaria dell’epoca e non solo: racconta anche il rapporto con quel nuovo concorrente che ha debuttato sul mercato console domestiche circa 2 anni prima: Sony con la sua PlayStation.
Ottimista, Kalinske afferma che Saturn non potrebbe andare meglio: “è sold-out in ogni negozio giapponese. Le PlayStation rimangono accatastate. I retailer non riescono a fare un confronto perché Saturn vende così in fretta da non poter misurare accuratamente“ dice prima di riassumere con: “stiamo uccidendo PlayStation”. La storia poi non ha dato ragione a Kalinske. SEGA ha prodotto una sola altra console, Dreamcast, uscita nel 1998 e dismessa solo tre anni dopo quando nel settore entrò anche Microsoft con Xbox.
Le luci tanto potenti, si sa, generano anche ombre parecchio lunghe. Il documento di Kalinske non fa eccezione. Sebbene la situazione venisse descritta come rosea circa le vendite in Giappone – con tanto di previsioni altrettanto ottimistiche per l’allora prossimo lancio USA – il documento conferma come i margini di guadagno per i retailer fossero parecchio bassi: appena 15 dollari per console venduta. Un margine così basso che, a quanto pare, in molti fossero sul punto di rinunciare ad avere Saturn nei negozi. SEGA, già provata dal lancio di 32X e Mega CD per il Mega Drive, dovette ammettere la superiorità di Sony in ambito software. “I loro giochi sembrano migliori dei nostri” afferma Kalinske nello stesso documento.
La storia, dicevamo, finirà con smentire Kalinske, che comunque già l’anno successivo non ricopriva più il suo ruolo in SEGA. Di Saturn in circolazione ce ne sono stati quasi 10 milioni. Di PlayStation (senza contare PSOne) oltre 80 milioni.
Altro che documenti emersi dal processo tra Microsoft e FTC e rivalità tra Redmond e Sony. Qui abbiamo letto una piccola ma intensa pagina di storia videoludica.