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Abbiamo provato PlayStation 4 Pro! – Hands On

Un evento esclusivo a Londra è stato l’occasione per mettere mano, con alcuni giorni d’anticipo, sulla versione potenziata di PS4, che sarà disponibile a partire dal 10 di novembre. Tra 4K, HDR, versioni “patchate” di giochi già usciti, titoli ancora in sviluppo e VR ci siamo fatti un’idea di quel che avrà da offrire la nuova PS4… con il Turbo. Ve lo raccontiamo in questo articolo!

1 Un sguardo approfondito a PlayStation 4 Pro

The Future of Play. È racchiuso in queste poche parole il messaggio che Sony lancia ai fan di PlayStation e a tutti i videogiocatori nel celebrare l’uscita, ormai imminente, di PlayStation 4 Pro. “Il futuro del gioco”, ma anche “il futuro di PlayStation”. Perché PlayStation 4 Pro, presentata appena due mesi fa a New York e a giorni già disponibile, segna un punto di svolta nella storia di PlayStation – e in generale in quella delle console – introducendo per la prima volta un “upgrade” a metà generazione. E poi perché questo upgrade sarà, per un anno intero almeno e fino al lancio di Xbox Scorpio, la console più potente disponibile sul mercato. Quindi con un impatto diretto quindi anche sulla qualità dell’esperienza di gioco.

Come si inserisce dunque PlayStation 4 Pro nell’ecosistema PlayStation? Come si pone nei confronti degli oltre 40 milioni di PlayStation 4 in circolazione? A chi si rivolge? E soprattutto che cosa offre? L’evento londinese a cui abbiamo partecipato ci permette di darvi qualche risposta.

 

2 Una PS4 Potenziata!

Per comprendere PlayStation 4 Pro bisogna partire dalle sue specifiche. La GPU che la equipaggia, derivata dalla nuova architettura AMD Polaris, è accreditata di 4,2 TFLOPS, contro gli 1,84TFLOPS della GPU di PS4 standard e slim. Quindi è oltre il doppio più potente, grazie al raddoppio del numero di Compute Unit (36 contro 18) e all’aumento della frequenza di clock (911MHz contro 800MHz). Ma contiene anche varie altre ottimizzazioni, che permettono di spremere ulteriori performance dal chip. Sul fronte CPU invece troviamo gli stessi 8 core “Jaguar” di PS4 standard, ma funzionanti a una frequenza superiore (2.1GHz invece di 1.6GHz), grazie al processo di produzione più raffinato. Infine la RAM: 8GB di RAM GDDR5, come su PS4 standard.

Nel pensare a PlayStation 4 Pro non dovete immaginare una console di nuova generazione, ma una versione potenziata di PlayStation 4.

Ma pure qui con una frequenza più elevata, che porta la banda passante da 176GB/sec a 218GB/sec. E poi con l’aggiunta di 1 GB extra, di tipo DDR3 e quindi più lento, che verrà usato per “parcheggiare” le applicazioni e permettere un multitasking più efficace, senza sottrarre memoria ai giochi. In questo modo si è andati a compensare il maggior “consumo” di memoria dovuto alla gestione di risoluzioni più elevate, liberando 512MB che gli sviluppatori potranno utilizzare per il rendering 4K e altri 512MB per la gestione dell’interfaccia grafica (che è identica a quella di PS4) sempre a risoluzione 4K.

Già da questi elementi è facile comprendere che PlayStation 4 Pro alza – e di parecchio – l’asticella sul fronte delle prestazioni grafiche. Ma allo stesso tempo non segna un “distacco” generazionale con PlayStation 4 standard. Stessa quantità di RAM. Stessa CPU, anche se “overcloccata”. E il motivo è la compatibilità: in questo modo il funzionamento di tutto il software esistente per PS4 è garantito.

Come verrà usato questo “extra” di potenza di PlayStation 4 Pro? Per garantire una risoluzione superiore di rendering, un maggior livello di dettaglio o un frame rate superiore. Sui giochi che usciranno, ma anche su quelli già usciti a seconda dei titoli e delle scelte degli sviluppatori. Ma talvolta la scelta verrà lasciata nelle mani degli utenti, in modo simile a quel che accade già su PC.

Nel pensare a PlayStation 4 Pro non dovete immaginare una console di nuova generazione, ma una versione potenziata di PlayStation 4. Che non avrà esclusive, né ora né mai, ma che potrà far girare meglio lo stesso software di PS4. Vediamo come.

 

3 Gaming con risoluzione 4K “Dinamica”

Una delle promesse che PS4 Pro si porta appresso è quella di rendere possibile il gaming in 4K. E si tratta di un obiettivo ambizioso, anche per i “muscoli” di questa console. Basta fare qualche conto: la risoluzione 4K è 4 volte superiore al tradizionale FullHD/1080p. Quindi partendo dal presupposto che una PS4 standard riesce (tendenzialmente) a far girare i giochi in FullHD ci vorrebbe un hardware grafico 4 volte più potente per garantire un 4K nativo in ogni situazione. Ossia una GPU da oltre 7FLOPS. Nel caso di PS4 Pro invece abbiamo visto che la GPU è da “soli” 4,2 TFLOPS. Ossia 2,3 volte più veloce. Che è tanto, ma allo stesso tempo non abbastanza per un 4K nativo. Per questo motivo sui titoli PS4 Pro verranno impiegate tecniche di rendering particolari, in abbinamento a un upscaling, per ottimizzare le risorse disponibili. Sentirete parlare di cose come Geometry Rendering, Checkerboard Rendering e Temporal Injection. Tutti espedienti utili a ridurre il carico sulla GPU, producendo immagini in 4K senza il dispendio di risorse di un rendering nativo, ma con una qualità visiva che sia a occhio nudo quasi indistinguibile da quest’ultimo.

Per questo motivo Sony parla di Dynamic 4K Gaming in relazione a PS4 Pro. Tradotto in parole più semplici possibili significa che con PS4 Pro potrete giocare in 4K, proprio come promesso, ma la risoluzione effettiva di rendering varierà a seconda dei casi. Tipicamente partendo da un minimo di 1440p per arrivare fino ai 4K nativi. Qualora la risoluzione nativa fosse inferiore al 4K ci penserà lo scaler integrato in PS4 Pro a incrementare questo valore fino all’UltraHD.

Sui titoli PS4 Pro verranno impiegate tecniche di rendering particolari, in abbinamento a un upscaling, per ottimizzare le risorse disponibili.

Il vantaggio dello scaler hardware è duplice. Innanzitutto effettua lo scaling senza introdurre input lag, come invece avviene usando gli scaler presenti su alcune TV 4K. Ma cosa ancora più importante, trattandosi di “equipaggiamento standard” della console, i risultati visivi successivamente allo scaling sono “prevedibili”. E permettono agli sviluppatori di ottimizzare la risoluzione di rendering e quindi l’output dato in “pasto” allo scaler, sapendo che il risultato su TV sarà consistente e omogeneo per tutti gli utenti.

Tenete presente che lo scaler di PS4 Pro non è programmabile. Arne Meyer di Naughty Dog è stato piuttosto chiaro su questo punto, affermando “Il nostro lavoro finisce appena prima dello scaler. Da lì in poi non abbiamo più alcun controllo”.

 

4 Immagini più luminose e definite con HDR

Il secondo mantra di PS4 Pro si chiama HDR. L’HDR è una tecnica che permette di riprodurre immagini più realistiche e con colori più vivi, catturando una gamma dinamica più ampia, in modo simile a quello che fa l’occhio umano, che è in grado di adattare la visione a differenti condizioni di luminosità. Per creare un’immagine HDR vengono catturate immagini della stessa scena con differenti livelli di esposizione e poi combinate tra loro. Il risultato sono immagini a elevato contrasto, che si avvicinano a quel che siamo abituati a vedere, o che rispecchiano la qualità originaria dei contenuti creati.

Tenete presente che non tutti i titoli, su PS4 Pro, avranno supporto HDR. Solo quelli che l’abbiano specificamente previsto.

Perché serve l’HDR? Perché le TV LED possono visualizzare immagini molto più luminose rispetto alle vecchie TV a tubo catodico. Ma i contenuti che normalmente utilizziamo sono ancora tarati sui parametri di luminosità dei vecchi schermi CRT.

La tecnologia HDR richiede TV compatibili, tipicamente i nuovi modelli che dispongono anche di supporto 4K. Ma richiede soprattutto contenuti compatibili. Ossia girati in origine con informazioni aggiuntive relative alla luminosità della scena, che permettano di ricreare un’immagine HDR. Al momento lo sono alcuni contenuti di Netflix, Amazon Video e prossimamente Youtube. Poi ovviamente ci sono i giochi.

Attraverso un aggiornamento firmware il supporto all’HDR è stato introdotto anche sulle PS4 standard e Slim. Ma è solo in PS4 Pro che questa tecnologia potrà esprimersi al meglio, in abbinamento al supporto 4K. Tenete presente che non tutti i titoli, su PS4 Pro, avranno supporto HDR. Solo quelli che l’abbiano specificamente previsto, con asset grafici sviluppati ad hoc.

Gli sviluppatori con cui abbiamo parlato, in testa a tutti Naughty Dog, concordano nell’indicare l’HDR come un passo in avanti superiore perfino alla risoluzione 4K, in termini di qualità complessiva dell’immagine!

Una tecnologia, tra l’altro, esclusiva al mondo console. Perché attualmente i PC e i monitor per PC non sono in grado di visualizzare immagini HDR.

 

5 30 titoli ottimizzati al lancio

Al lancio di PS4 Pro, tra pochi giorni, che cosa potrete giocare? Innanzitutto potrete giocare qualunque titolo uscito su PS4, senza bisogno di alcun aggiornamento. Perché PS4 Pro, come abbiamo già spiegato e ripetuto, sarà perfettamente compatibile con il software di PS4. In più troverete 30 titoli, tra quelli già disponibili sia first party che third party, che attraverso delle patch gratuite introdurranno delle migliorie specifiche per PS4 Pro. Ed entro la fine del 2016 il numero di titoli ottimizzati salirà a 45. Alcuni esempi? FIFA17, Infamous First Light, The Last of Us Remastered, Uncharted 4, Rise of the Tomb Raider, Final Fantasy XV, Watch Dogs 2, Call of Duty Infinite Warfare. Con un assortimento di modalità di rendering e miglioramenti che andranno analizzati caso per caso.

Sentirete parlare di cose come Checkerboard 1800p, Geometry Rendering 1440p, upscaling, downscaling, HDR. Era molto più facile finché ci si doveva preoccupare esclusivamente di 900p vs 1080p, vero? Se vi può confortare sappiate che da quel che abbiamo visto, pad alla mano, tutti questi termini tecnici si riassumono in due risultati ben precisi: con PS4 Pro potrete godere di immagini 4K molto più definite rispetto all’output FullHD di PS4 standard. Di un maggiore dettaglio e stabilità di frame rate. E di numerosi vantaggi anche utilizzando la console con delle normali TV FullHD.

Di seguito vi proponiamo alcune considerazioni sui titoli che abbiamo provato, con i dettagli sui miglioramenti qualitativi introdotti in abbinamento a PlayStation 4 Pro.

 

6 La visione di Yamauchi per Gran Turismo Sport

Tra gli studi first party che sviluppano su PlayStation un posto di riguardo ce l’ha Polyphony Digital. La serie Gran Turismo rappresenta da sempre un “benchmark”, un punto di riferimento, non solo per il genere dei racing game, ma anche per la capacità di spremere il massimo dall’hardware disponibile. E Gran Turismo Sport non fa eccezione. È stato la stesso Yamauchi San di Polyphony Digital a introdurre, nel corso di un briefing tecnico, gli obiettivi di GT Sport per PlayStation 4 Pro. Ovvero: 4K, 60 fps, HDR e Wide Colour. Insieme al supporto VR (che comunque ci sarà anche su PlayStation4 standard).

Per chi userà PS4 Pro su una normale TV FullHD i benefici saranno più contenuti, ma comunque presenti.

Il gioco utilizza un rendering 1800p Checkerboard, molto difficile da distinguere da un 4K nativo. L’obiettivo era la massima solidità del frame rate. E il tempo che abbiamo passato al volante con la demo ce lo conferma. Gran Turismo Sport è “rock solid”. Sia giocato su TV 4K che in VR. Dove i benefici di PlayStation 4 Pro si traducono in una risoluzione di rendering nativa più alta, che viene poi ridotta tramite “Downscaling” per adattarsi ai 1080p del visore. In questo modo l’immagine ha una superiore pulizia, anche se un po’ di aliasing era ancora visibile. Ma parliamo di un titolo ancora in sviluppo!

Gran Turismo Sport implementa anche l’HDR su TV, oltre ad uno spazio colore esteso (chiamato Wide colours), superiore del 64% rispetto a quello standard RGB. Tant’è che PolyPhony ha dovuto sviluppare una tecnologia di acquisizione specifica, con telecamere di nuova concezione, per creare gli asset del gioco. Il risultato è una fedeltà visiva davvero impressionante. Yamauchi ha tenuto a precisare che certi colori non sarebbero riproducibili su uno schermo se ci si limitasse allo spazio colore standard. Un esempio è il rosso Ferrari. Con GT Sport, grazie ad HDR e Wide Colour potremo invece ammirare vetture digitali che rispecchieranno in tutto e per tutto le loro controparti reali.
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Per chi userà PS4 Pro su una normale TV FullHD i benefici saranno più contenuti, ma comunque presenti. Il rendering delle immagini avverrà a una risoluzione superiore anche in presenza di TV FullHD, con un successivo “downscaling” fino al 1080p che genererà immagini più definite e con minore aliasing. In più sarà possibile visualizzare replay più fluidi. A risoluzione 4K infatti i replay di GT Sport saranno – diversamente dal gameplay – a 30 fps. Scendendo in FullHD si avranno 60 fps.

A livello di dettaglio sui modelli di piste e vetture non ci saranno invece distinzioni nel far girare il gioco su PS4 o su PS4 Pro.

 

7 I best seller di Naughty Dog su PS4 Pro

Al lancio di una nuova PlayStation non poteva ovviamente mancare all’appello Naughty Dog. Nello specifico con due titoli che sono sia pietre miliari nel loro genere che dei best seller di PlayStation. Ci riferiamo a Uncharted 4 e The Last of Us Remastered. Per entrambi, al day 1 di PS4 Pro verrà pubblicata una patch gratuita che introdurrà supporto 4K e HDR. Il rendering 4K è stato implementato in modo differente sui due giochi. Su Uncharted 4 ad esempio si è utilizzato un “Geometry Rendering” in 1440p nativi (2K), lasciando allo scaler il resto del lavoro. Su The Last of Us Remastered invece si è utilizzato un Checkerboard 1800p. Pure qui lasciando allo scaler il (poco) lavoro rimanente per arrivare fino al 4K (2160p). Il motivo, ci ha spiegato Arne Mayer di Naughty Dog, sta negli asset del gioco. Uncharted 4 che è un titolo di generazione PS4 utilizza asset a risoluzione maggiore e i risultati visivi erano migliori renderizzando tali asset nativamente fino al 2K. Mentre con The Last of Us, che ha degli asset che arrivano dall’era PS3, la resa risultava migliore con il Checkerboard 1800p.

Crediamo sia pure una questione di risorse disponibili: il rendering Checkerboard fino a risoluzione “quasi UltraHD” è comunque impegnativo per la GPU. E forse con le geometrie e le texture di Uncharted 4 poteva mettere in difficoltà PS4 Pro. In ogni caso i risultati ci sono sembrati eccellenti in tutti e due i casi. Con PS4 Pro potrete giocare (o rigiocare) questi due grandi classici, con una qualità visiva a dir poco eccezionale, un aliasing praticamente inesistente e un frame rate assolutamente solido. Anche se la nostra personale preferenza va all’implementazione di The Last of Us Remastered, che tra 4K e HDR è in grado di regalare panorami e orizzonti mozzafiato. Pure qui, non disponendo di una TV 4K sarà comunque possibile beneficiare, con PS4 Pro, di una risoluzione di rendering superiore, con successivo downscaling al FullHD e quindi con una resa visiva complessivamente migliore rispetto alle versioni PS4 standard.
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Non solo i titoli first party, ma anche quelli delle terze parti si sono mostrati in forma smagliante su PlayStation 4 Pro. Ad esempio Call of Duty Infinite Warfare di Activision ci ha mostrato immagini 4K ben definite e un frame rate solido durante la missione della campagna da noi giocata. Il tutto utilizzando un rendering di tipo Checkerboard. Mentre For Honor adotta un algoritmo chiamato Temporal Rendering, che permette di renderizzare solo una parte della scena (circa il 70%), calcolando la variazioni da frame a frame. E riducendo in questo modo il carico di lavoro sulla GPU.

Su Uncharted 4 si è utilizzato un “Geometry Rendering” in 1440p nativi (2K), lasciando allo scaler il resto del lavoro.

Il Checkerboard, parlando con uno degli sviluppatori, non era una soluzione praticabile, poiché generava artefatti e scattosità durante le rotazioni rapide della camera, che sono frequenti in questo gioco. Da qui la decisione di optare per un approccio diverso dagli altri. Il risultato di assoluta qualità premia il lavoro svolto da Ubisoft. Anche se si è dovuto rinunciare all’HDR, perché non previsto in fase di pre-produzione. Quindi gli asset del gioco non contengono le informazioni necessarie ad implementarlo. Mentre il frame rate è a 30 fps perché il focus era sulla qualità d’immagine. Giocando su una TV FullHD si percepirà comunque una qualità superiore perché le scene saranno renderizzate a 4K e poi downscalate in FullHD.

 

8 Impostazoni di qualità

Non tutti i giochi “potenziati” da PS4 Pro offriranno un set specifico di miglioramenti. Alcuni daranno al giocatore più opzioni di dettaglio tra cui scegliere. L’esempio lampante è Rise of the Tomb Raider 20 Years Celebration, dove con la Patch per PS4 Pro si potrà scegliere tra 3 settaggi distinti: High Frame Rate, Enriched Visuals e 4K. La prima impostazione si focalizza sul frame rate e garantisce 60 fps “rock solid”, con un livello di dettaglio standard e risoluzione FullHD. Enriched Visuals è un settaggio che si rivolge a chi utilizzerà PS4 Pro con una TV FullHD. Questa impostazione incrementa la qualità visiva, mantenendo però la risoluzione su FullHD e intervenendo tra le altre cose su geometrie e LOD (Level of Detail), ovvero il livello di dettaglio degli oggetti più lontani nella scena. Il frame rate in questo caso si riduce a 30fps. Infine 4K è l’impostazione dedicata ai possessori di TV UltraHD. La risoluzione sale a 4K, le impostazioni LOD non sono così aggressive come sul settaggio intermedio e il frame rate è a 30 fps.

Insomma, a seconda della Tv di cui disponga e del fatto che privilegi fluidità o dettaglio, un utente di PS4 Pro con Rise of The Tomb Raider potrà scegliere l’impostazione più adatta alle proprie esigenze. A parere personale la migliore resta di gran lunga quella a 4K, con una pulizia dell’immagine che l’impostazione “Enriched Visuals” non riesce minimamente ad avvicinare.

Tra i titoli di prossimi usciti anche Ni-Oh adotterà un approccio simile. Con due impostazioni tra cui scegliere: Movie Mode e Action Mode. Movie Mode si focalizzerà sulla risoluzione più elevata, mentre Action Mode sacrificherà la risoluzione per garantire un frame rate stabile a 60 fps.

 

9 I titoli di prossima generazione

Rispetto ai titoli già usciti e “patchati” per funzionare meglio su PS4 Pro, i titoli di nuova generazione sono tutta un’altra storia. Parliamo di giochi che, durante il ciclo di sviluppo, hanno contemplato l’arrivo di questa nuova piattaforma. E che quindi sono stati creati con in mente il 4K e l’HDR. Nello specifico abbiamo assistito a una demo “hands off” di Horizon Zero Dawn su PS4 Pro, apprezzando sia la qualità visiva determinata dalla risoluzione 4K che i miglioramenti introdotti dall’HDR. Senza nulla togliere alla versione per PS4 standard, comunque eccellente.

Horizon utilizza un rendering Checkerboard 2160p, quindi in pratica lo scaler hardware non interviene in alcun modo. Il livello di dettaglio è davvero eccezionale. È possibile distinguere ogni foglia della vegetazione. L’orizzonte visivo risulta più definito. I particolari della protagonista pure. E grazie al’HDR si possono percepire tutte le variazioni di tonalità delle nuvole. E l’immagine nel complesso è molto più luminosa. Passando al FullHD tutto risulta più sfocato. Il passo in avanti è enorme e giustifica l’adozione di una TV 4K. Per quanto riguarda il frame rate, sia la versione PS4 standard che Pro di Horizon Zero Dawn si attestano a 30 fps.
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Discorso analogo con Days Gone. La breve demo a cui abbiamo assistito ci ha mostrato i miglioramenti visivi introdotti con PS4 Pro, nella stessa ambientazione vista durante la prima demo ad E3. Anche qui attivando il 4K le immagini diventano molto più definite. Scritte che erano sfocate risultano leggibili. I dettagli del volto del protagonista, i suoi capelli, ma anche gli alberi e in generale la vegetazione risultano molto più nitidi. Mentre l’HDR rende l’immagine meno piatta. Tutti i dettagli emergono grazie ad una superiore luminosità. I colori sono più vivi e si distingue ogni piccola variazione di tonalità. Non è un divario da poco: dopo aver apprezzato questi titoli con i miglioramenti introdotti da PS4 Pro diventa difficile… tornare indietro!

 

10 Miglioramenti anche per gli utenti PSVR

La potenza di PlayStation 4 Pro tornerà utile anche a quegli utenti che abbiano abbracciato la realtà virtuale di PlayStationVR. In questo caso non sarà possibile sfruttare l’HDR, che non è supportato dal visore Sony. E nemmeno la risoluzione 4K, perché il display di PSVR si ferma al 1080p. In che modo dunque PlayStation 4 Pro . Ne abbiamo avuto un assaggio durante l’evento, con FarPoint e Robinson The Journey.

Con PS4 Pro è possibile renderizzare le scene a una risoluzione che è il 40/50% superiore rispetto a quella di PS4 standard.

Avevamo provato FarPoint durante l’E3 di Los Angeles e lo shooter di Impulse Gear ci aveva colpito per il livello di immersione e l’approccio quasi “room scale” alla VR. Impugnando il controller Aim è possibile affrontare orde di nemici mirando esattamente come si farebbe nella realtà con in mano un vero fucile. La demo di E3 aveva anche evidenziato dei limiti, ossia una certa sfocatura dell’immagine, che sulla versione PS4 Pro del gioco non è presente. Il dettaglio degli ambienti è ben visibile, così come quello dell’arma che si impugna. Due chiacchiere con uno degli sviluppatori ci chiarisce il motivo: con PS4 Pro è possibile renderizzare le scene a una risoluzione che è il 40/50% superiore rispetto a quella di PS4 standard. Anche nel caso di VR, questo espediente, abbinato al downsampling, permette di ottenere immagini più definite e con un minor aliasing. La sfocatura delle immagini vista nella build a E3 era dovuta al fatto che il rendering, in quel caso, avveniva addirittura a risoluzione inferiore al FullHD; trattandosi di una versione preliminare.

Situazione analoga con Robinson The Journey, provato con PS4 e PSVR alla Gamescom di Colonia. In quel caso oltre a una sfocatura generale delle scene c’erano pure problemi di frame rate e scattosità che rendevano l’esperienza in VR non così confortevole. Con PS4 Pro i problemi di frame rate sono stati stabilizzati e il gioco gira a 60 fps stabili, 120 fps con reprojection.

Con PlayStation 4 Pro sarà quindi possibile sfruttare al massimo e con la miglior resa visiva anche PlayStationVR!

 

11 L’opzione che mancava

Il 4K non è il futuro del gaming, ma il presente. Le TV UltraHD sono in vendita a prezzi finalmente accessibili. E l’unico problema di questa tecnologia è rappresentato dai contenuti. Nello specifico i giochi, I PC dispongono della potenza necessaria per gestire il 4K, ma solo investendo cifre ingenti in hardware. E in ogni caso non si tratta di macchine che, per filosofia, sono adatte al salotto. Quanti possono permettersi di destinare al salotto un PC in grado di gestire degnamente il 4K? PS4 Pro è l’evoluzione della specie. La console che si adatta all’evoluzione del salotto, offrendo agli utenti la possibilità di sfruttare fin da ora la risoluzione 4K insieme alll’HDR. Senza bisogno di attendere la prossima generazione di console.

PlayStation 4 Pro è l’ingranaggio mancante di un meccanismo in realtà già pronto all’uso. E non deve essere vista con diffidenza o sospetto. Non ha né avrà esclusive. Farà girare lo stesso software di PS4 standard. Il suo obiettivo è innalzare la qualità dell’immagine. E si rivolge quindi a quei giocatori che già dispongano di una TV 4K o siano intenzionati a fare questo passo. Ma ha molto da offrire pure se usata in abbinamento a normali TV FullHD.

Chi lo vorrà, con PS4 Pro, avrà accesso a un’esperienza di gioco più ricca e qualitativamente superiore, ma questo non andrà a danneggiare gli utenti di PS4 standard, che da qui e fino alla fine di questa generazione non verranno tagliati fuori in alcun modo. Avranno accesso all’intero parco titoli, e se non sentiranno il bisogno di un maggiore dettaglio grafico potranno continuare a giocare, con la propria console, esattamente come hanno fatto fino ad oggi.
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PlayStation 4 Pro introduce semplicemente un fattore di scelta in più. Nello stesso modo in cui gli utenti PC possono scegliere tra dotarsi di una scheda grafica capace di gestire il dettaglio Ultra in 4K oppure accontentarsi di un dettaglio “medio” a risoluzione inferiore. Pure qui in base alle caratteristiche del monitor di cui dispongono.

PlayStation 4 Pro è l’ingranaggio mancante di un meccanismo già pronto all’uso. E non deve essere vista con diffidenza o sospetto.

L’arrivo di questa piattaforma non deve nemmeno essere visto come la fine delle “generazioni” di console, bensì come l’inizio di un processo evolutivo di cui i primi a beneficiare saranno proprio gli utenti finali. Gli elementi cardine dell’esperienza di gioco su console non verranno minimamente alterati. L’immediatezza del “clicca e gioca”, il “gaming” da salotto. E soprattutto un costo accessibile, che rende questa opzione (perché di questo si tratta e ci teniamo a ribadirlo) alla portata di qualsiasi utente. Con 409,90 € si potrà accedere a un vero gaming in 4K. A un’esperienza di gioco significativamente migliore sul fronte visivo. E senza dover rinunciare al proprio parco titoli. Quindi senza compromessi e senza limitazioni. A meno della metà del costo di una scheda video che, su PC, sarebbe in grado di fare altrettanto. E comunque senza HDR!

Per questo motivo siamo entusiasti dell’arrivo di PlayStation 4 Pro e non possiamo che approvare la scelta di Sony, promuovendo in pieni la piattaforma che abbiamo avuto il privilegio di testare in anteprima.

L’appuntamento con PlayStation 4 Pro è per il 10 di novembre. Chi di voi salterà a bordo?

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