Se cercavate un parere controverso, lo avete trovato… e potrebbe non essere così sbagliato. John Linneman, giornalista di Digital Foundry, ha infatti affermato come secondo lui PS3 sia stato un passo indietro rispetto a PS2. “Come?”, direte voi. Dopotutto, il salto grafico tra PlayStation 2 e PlayStation 3 fu immenso, eppure non tale da giustificare una grossa perdita: i 60fps. Come fa notare Linneman, infatti, questo target era la normalità su PS2, mentre sull’allora next-gen di Sony non solo era una rarità vederli, ma era raro addirittura vedere giochi girare a 30fps solidi! I numeri danno inoltre ragione a Linneman, con oltre il 60% della libreria PlayStation 2 che aveva come target i 60fps.
Questa discussione è nata in seguito a un commento sotto un post di Obsolete Sony, account di X che si occupa di parlare di tutti i vecchi dispositivi del colosso Giapponese. Il post originale recita: “Siamo tutti d’accordo che l’upgrade da PS2 a Ps3 è stato il più grande salto nella storia dei videogiochi?“. Al che, Linneman ha risposto: “per me è stato un passo indietro. Siamo passati dai 60fps che erano la norma a vederli di rado. Addirittura i 30fps solidi erano poco comuni in quella gen”.
Argomentando ulteriormente, Linneman ha aggiunto che il framerate fa parte del comparto visivo. “Direi che il framerate è parte della grafica. Un gioco che gira sempre sui 20-25fps avrà sempre una brutta grafica, IMO. Non importa cosa mette a schermo”, spiega Linneman. Un utente gli ha chiesto, giustamente, quali giochi girassero a 60fps su PS2 ad eccezione di sportivi e racing game. “La maggior parte della libreria”, ha aggiunto Linneman. “Qualcosa come il 65-70%. La ragione è che un sacco di videogiochi di medio-basso budget usava il field rendering mode pensato per i 60fps. Era ESTREMAMENTE comune“.
“Inoltre, un sacco di altri giochi che miravano ai 30fps spesso li mantenevano molto bene. Ci sono ovviamente alcune grosse eccezioni con giochi che giravano da cani (tutti i GTA, Shadow of the Colossus ecc) ma non era la norma! Oltre ai giochi in sé, PS3 arrivò quando i televisori a schermo piatto stavano prendendo il largo. Gli LCD di quell’era erano orribili. Livelli di nero inesistenti e poca definizione in movimento. La combinazione di tutto ciò significava che i giochi si giocavano peggio, si vedevano peggio ed erano orribili se messi a paragone. È stato un brutto periodo”.
Secondo alcune recenti indagini statistiche, sembra che siano tantissimi i giocatori che usano ancora PS3. Almeno 2 milioni di persone la accendono con regolarità per giocare.
Fonte: Digital Foundry