L’esperienza in VR più terrificante di sempre!
Ho completato Resident Evil VII rigorosamente in VR. Mi ero imposto di farlo e l’ho fatto. Sapevo a cosa andavo incontro, ma non volevo ugualmente rinunciarci. L’ho giocato anche senza VR, ma unicamente per confronto e comunque dopo aver completato la prima run in VR. Capcom non considera l’esperienza VR come il modo principale di giocare questo titolo, ma solo per paura che problematiche (soggettive) di sickness possano influire nel giudizio sul gioco. Perché in realtà il supporto VR di Resident Evil VII è completo in tutto e per tutto. E permette di vivere l’intera avventura senza alcuna limitazione, anzi offrendo modalità di esplorazione e interazione che sarebbero impossibili giocando semplicemente su TV! Posso sbilanciarmi a dire che la VR sia il modo migliore di affrontare questo gioco, per chi potrà permettersela. E per chi… sarà in grado di gestirla!
Mi spiego meglio: indossato il visore e avviato il gioco vi ritroverete in mezzo a una palude della Louisiana. E quando per la prima volta vi apparirà la casa… credetemi, sarete combattuti tra il desiderio di osservarla da vicino e lo scappare a gambe levate il più lontano possibile! Sarà comunque un’esperienza incredibile, che lascerà il segno e che vi porterete dentro a lungo!
PSVR OFFRE modalità di esplorazione e interazione che sarebbero impossibili giocando semplicemente su TV!
La prima ora in VR sarà una discesa nell’abisso. E pur al netto di qualche sbavatura, Resident Evil VII rappresenta in VR la stessa rivoluzione per il genere survival che fu il primo Resident Evil. Un nuovo linguaggio per il genere, un nuovo modo di raccontare una storia. E un nuovo modo soprattutto di permetterci di viverla. Nessun altro si era spinto così in là. E nessun altro mezzo, tra cinema o letteratura, potrà mai avvicinare un’esperienza simile!
Ricordate nei classici Resident Evil la cutscene con la porta che si apriva sull’ignoto? Ora potrete sbirciare attraverso quella porta. Guardare dietro gli angoli o attraverso le finestre. In un gioco a nascondino terribile e spaventoso. Un incubo come non ne avete mai vissuti in un videogioco! E non ho detto a sproposito “vissuti”, perché Resident Evil VII, in VR, trascende il concetto stesso di “videogioco”, trasportandoci “dentro” e rendendoci protagonisti e partecipi. Ci coinvolge, ci stupisce ma contestualmente ci demolisce. Dopo poco tempo vi dimenticherete della realtà circostante. E sarete lì, dentro quella casa, a vivere l’incubo di Ethan. Voi sarete Ethan!