Returnal di Housemarque è sugli scaffali da meno di due giorni che tantissimi giocatori in tutto il mondo si stanno lamentando del fatto che il gioco non sia affatto semplice. Ebbene sì, è difficile com’è giusto che sia perchè si tratta proprio di un roguelite!
Per chi non conoscesse il genere, i titoli ‘roguelite‘ sono effettivamente difficili se non impossibili. Levatevi dalla mente di portare a termine questo genere di giochi alla prima run, pure se siete dei veri fenomeni! Questo perchè un elemento fondamentale di questo genere è il “Loop“, ovvero un ciclo ripetitivo di tentativi ed errori che portano a ricominciare il livello dall’inizio. A seconda del gioco a ogni ciclo acquisirete nuove armi, nuovi oggetti, nuove capacità, nuovi potenziamenti o qualche livello di esperienza che vi permetteranno di superare di volta in volta un nuovo scoglio.
Si tratta dell’essenza stessa del genere, e Housemarque lo sa benissimo. Anzi questa è proprio la loro filosofia di sviluppo, un po’ come i vari “Souls” di FromSoftware. Questa cosa è stata anche ribadita in queste ore dal Game Director Harry Krueger e dal Business Development Director Mikael Haveri in una intervista fatta con IGN e che potete vedere a questo indirizzo.
“Abbiamo iniziato lo sviluppo quattro anni fa, e non penso che la visione sia cambiata così tanto. I giochi di Housemarque sono celebri per, come dire… la sfida… c’è sempre una certa difficoltà“, ha affermato Haveri. “Prendete come esempio Nex Machina, potete giocare il titolo con difficoltà Facile, ma non riuscirete mai ad arrivare all’ultimo livello, ci sono altri oggetti sbloccabili e così via. C’è una sorta di mentalità ‘Easy to learn, but hard to master’ al lavoro qui“.
“Senza una sfida non crediamo che possiate sentire quel forte senso di soddisfazione. Più vicino all’orlo della frustrazione vi spingerete, maggiore sarà il senso di trionfo quando prevarrete“, ha aggiunto Krueger.
E voi avete già iniziato a giocare a Returnal? Se non lo avete ancora fatto vi consigliamo di leggere la nostra recensione.
Fonte: IGN