Rise of the Tomb Raider: 20 Year Celebration – Recensione

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Cosa c’è di nuovo?

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Dopo avervi dato un’infarinatura riguardante il gameplay della modalità storia, è finalmente giunto il tempo di parlare delle novità introdotte nella versione PlayStation 4 del titolo. Oltre a tutti i contenuti del Season Pass, sono tre le modalità aggiunte in questa riedizione commemorativa. In realtà non ci sarebbe altro da aggiungere rispetto a ciò che vi abbiamo già illustrato durante l’hands on presso gli uffici del distributore italiano, ma ci sembra giusto mettere nuovamente tutte le carte in tavola.

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Innanzitutto, la modalità Stoicismo è stata potenziata per l’occasione ed è ora giocabile in cooperativa online, purtroppo non a schermo condiviso. Abbiamo a disposizione un’unica mappa con elementi dello scenario, oggetti e nemici generati in modo casuale a ogni partita. L’obiettivo è sopravvivere più giorni possibile e trovare un modo per farsi recuperare da un elicottero di soccorso. Per evitare di soccombere, dobbiamo tenere d’occhio gli indicatori di fame e freddo, da mantenere carichi mangiando e trovando fonti di calore. La cooperazione è fondamentale, le risorse sono infatti parzialmente condivise (a patto che i giocatori si trovino uno vicino all’altro) ed è possibile segnalare all’alleato oggetti e pericoli tramite un pratico sistema.

Oltre a tutti i contenuti del Season Pass, sono tre le modalità aggiunte in questa riedizione commemorativa.

“Legami di Sangue” è la prima delle due modalità ambientate nel maniero della famiglia Croft e mira a svelare alcuni retroscena della trama principale. Lara torna all’ormai abbandonata magione con l’obiettivo di scovare i documenti che attestino che la casa spetti a lei e non ad altri parenti. Bisognerà esplorare la villa da cima a fondo, risolvendo dei piccoli enigmi e cercando oggetti come passepartout, torcia e accendino per poter farci strada. Questa modalità può durare fino a 2 ore, a meno che non vi interessi la scoperta di documenti e manufatti in grado di rivelare informazioni in più sulla famiglia di Lara. Il gioco spinge a tornare nella villa, infatti alcuni di questi oggetti compariranno solo dopo aver completato la campagna a giocatore singolo.

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“L’incubo di Lara” condivide lo stesso incipit della modalità descritta poco fa, con l’unica differenza che ci sarà un esercito di non-morti a volerci impedire di riprenderci la proprietà. L’obiettivo è l’eliminazione di tre teschi volanti, generati in luoghi casuali della casa a ogni partita, ma dobbiamo stare attenti al numero infinito di zombie che tenta di farci secchi. Una volta sconfitti questi teschi demoniaci e recuperato armi e munizioni da cadaveri, dobbiamo affrontare una sorta di boss finale nel salone principale, così da disinfestare in via definitiva la casa di Lara. Questa modalità risulta una simpatica aggiunta all’esperienza, avremmo però preferito poterla giocare anche in cooperativa, ma ciò non è purtroppo possibile.

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8.8
rise-of-the-tomb-raider-20-year-celebration-recensione<b>PRO</b><br> - L'esperienza completa di Rise of the Tomb Raider. <br> - Equilibrio perfetto tra trama ed esplorazione. <br> - Graficamente superbo e fluido... <br> <br><b>CONTRO</b><br> - ... ma non mancano glitch e problemi di telecamera. <br> - Collisioni nelle fasi platform non sempre precise. <br> - Poche novità rispetto al predecessore.