L’attuale generazione videoludica ha portato diversi titoli interessanti per gli appassionati del genere horror, sia con nuove ip come Alien Isolation, le serie di Outlast o The Evil Within, sia con remake e remastered di grandi classici del genere, Resident Evil in primis.
Ma uno tra i tanti è riuscito a creare intorno a sé un’aura quasi mitologica, sia per la sue peculiarità sia purtroppo per il destino sfortunato a cui è andato incontro. Il tutto racchiuso in un semplice corridoio a ‘L‘ da ripetere svariate volte. Parliamo naturalmente di P.T.
Come può un semplice teaser giocabile come P.T. (sigla che sta per Playable Teaser), giocabile per mezz’ora scarsa, aver creato una simile leggenda attorno ad esso? Semplice, una realizzazione tecnica comunque di prim’ordine, un’atmosfera opprimente e il sapere che dietro il tutto ci fosse un Hideo Kojima ormai sempre più desideroso di andare oltre la saga di Metal Gear. E pronto a lavorare con un calibro grosso come Guillermo del Toro.
E, se questo non fosse bastato… Un finale del teaser stesso che mostrava negli ultimi istanti un’altra star legata al progetto, quel Norman Reedus all’epoca lanciatissimo con la serie di The Walking Dead. Ed infine soprattutto la conferma finale che tanti videogiocatori volevano: Era il grande ritorno di Silent Hill.
La splendida saga horror di Konami era nata su PlayStation 1 nel 1999 ed era divenuta nell’immaginario collettivo, grazie al suo stile narrativo estremamente peculiare ed adulto, una sorta di antitesi all’horror più immediato di Capcom e del suo Resident Evil (anche se in realtà erano perfettamente complementari secondo la grande maggioranza degli appassionati).
P.T., uscito nel 2014, avrebbe quindi traghettato i giocatori verso il titolo vero e proprio, Silent Hills, che sarebbe dovuto uscire due anni dopo. Ma sfortunatamente le cose non andarono così.
Del triste destino del progetto si è letto e scritto di tutto, riferito soprattutto alla separazione tutt’altro che pacifica tra Konami e Kojima. Fatto sta che il teaser stesso addirittura non fu più reso disponibile sul PlayStation Store, aumentando sia i rimpianti che il senso di ‘Mito‘ attorno ad esso (oltre che la valutazione monetaria delle console che avevano la fortuna di averlo ancora installato).
E, come tutte le leggende, la storia si è arricchita man mano di nuovi particolari, anche molto recenti. Ultime in tal senso sono alcune dichiarazioni di uno degli sviluppatori rilasciate ad Alanah Pearce di Rooster Teeth che confermerebbero (il condizionale è quanto mai d’obbligo) quanto Silent Hills avrebbe rappresentato un vero e proprio ‘punto di svolta‘ per l’intero genere horror, e non solo.
Immaginate un gioco le cui entità sarebbero state capaci di mandarvi (previa ovvia autorizzazione all’accesso dei dati personali) mail e messaggi reali sulla vostra casella di posta o smartphone. O addirittura di spegnere e accendere le vostre luci di casa laddove connesse a impianti domestici con controllo intelligente. O magari di ‘giocare‘ con la dashboard della vostra console, agendo magari sui file di salvataggio. Ecco come Silent Hills si sarebbe probabilmente interfacciato con chi avesse voluto affrontarlo.
Certo, ed è giusto ribadirlo, si parla di rumor ma va detto anche che con parte di queste cose lo stesso Kojima aveva già mostrato di saperci fare, sfondando magistralmente la quarta parete durante il duello con Psycho Mantis in Metal Gear Solid.
Come è ugualmente giusto sottolineare che qualcosa di simile nel mondo dei videogiochi horror si era vista anche in Eternal Darkness: Sanity’s Requiem su Nintendo GameCube.
Tuttavia una simile interazione a 360 gradi tra mondo videoludico e reale sarebbe stata ovviamente un qualcosa di cui si sarebbe parlato per sempre. Un qualcosa che purtroppo resterà definitivamente sospeso tra leggenda e realtà.
Ora però, seppur percorrendo strade diverse, pare che sia Konami con Silent Hill che Kojima con un suo gioco siano entrambi al lavoro per spaventarci come già fece quel loro semplice e infernale corridoio.
E se davvero lo faranno su piattaforme di nuova generazione allora sì che ci sarà da aver paura viste le potenzialità che esse offrono. Cominciate a guardare con sospetto i vostri Google e Alexa…
Fonte: GameRant