Naturalmente soli
Dopo una breve introduzione alle meccaniche fondamentali di Sniper Ghost Warrior 3, veniamo immediatamente posti al volante di un bel fuoristrada e invitati a dirigersi verso una base segreta incastonata tra le montagne della Repubblica Democratica di Georgia. Vestendo i panni di Jon North, esperto soldato americano appartenente al Corpo dei Marines, procediamo dunque in direzione della grotta, ma non fermarsi per un attimo ad ammirare lo straordinario panorama che ci troviamo davanti è impossibile: alte rocce velate da una candida foschia racchiudono un lago cristallino, mentre un cielo colmo di soffici nuvole si mescola alla florida vegetazione che ci circonda. Inoltre, il sistema di illuminazione si palesa pienamente degno della splendida ambientazione, consolidando l’ottima reputazione detenuta dal CryEngine.
Terminata la doverosa contemplazione del paesaggio e osservati i repentini mutamenti climatici – perlopiù scanditi da una dinamica alternanza tra tempo sereno e temporalesco, nonché tra giorno e notte – raggiungiamo finalmente il suddetto covo, incontrando persino qualche sconsiderato automobilista lungo il percorso (fattore che, sinceramente, stona con il resto del contesto). Addentratici nel cuore del rifugio, siamo ora pronti ad allestire il necessario per il buon conseguimento dei nostri obiettivi.